
Dopo il primo tempo chiuso in svantaggio il Napoli la ribalta nel secondo. Spalletti inserisce subito Dries Mertens che cambia la partita per gli azzurri, che trovano il pareggio al 52′ con l’incornata di Osimhen su calcio di punizione di Mario Rui. Super Napoli dal pareggio in poi. I partenopei trovano il vantaggio al 66′ sempre con Victor Osimhen, su gran assist di Di Lorenzo.
Di Lorenzo che poi si fa male ed è costretto ad uscire al 78′ (trauma contusivo alla tibia prima diagnosi). All’82’ viene espulso Pablo Mari, tra i migliori dell’Udinese, per intervento scomposto su Zielinski.
L’Udinese ci crede ma non riesce a trovare il pareggio, uscendo però a testa alta dallo Stadio Maradona, al termine di una partita giocata davvero bene.
Napoli che aggancia momentaneamente il Milan a quota 63 in classifica. Udinese che rimane a quota 30, con due partite da recuperare.
Nel post-partita di Napoli-Udinese, il tecnico del Napoli, Luciano Spalletti è intervenuto ai microfoni di Dazn.
Avete vinto rimontando come non accadeva da Firenze: “Magari in altre occasioni abbiamo creato ugualmente, ma non siamo stati lucidi come stasera. Lo stadio ha dato una mano particolare, sono stati addosso alla partita, volenterosi nel ribaltarla. Avevamo difronte una squadra veramente forte come l’Udinese”.
Cosa detto a Zanoli prima di entrare? “Zanoli è un giovane calciatore che diventerà fortissimo, ha tutte le qualità per farlo. E’ chiaro quando non lo fai giocare può abbassare il livello di autostima, ma noi conosciamo la sua forza e lo abbiamo voluto trasmettere lì a bordo campo”.
Su Osimhen: “E’ un calciatore che va oltre le sue potenzialità, ha lo strappo e la vampata che va oltre il limite. Ogni tanto va al di là del recinto, alle volte l’abbiamo sfruttato troppo poco su quelle palle buttate dentro perché lui è fortissimo di testa”.
Mertens con la mentalità vincente? “C’è da fare attenzione anche all’equilibrio di squadra. Quando gestisce la partita e li chiudi al limite dell’area ti puoi permettere anche giocatori offensivi che non hanno rincorse ampie. Oggi abbiamo fatto così, ma quando non si recupera la palla diventa difficile impiegare giocatori con queste caratteristiche”.
Gestione tattica in questo finale di stagione: “Noi dobbiamo essere bravi ad interpretare bene le partite, perché tanti discorsi del calcio moderno da fare. Bisogna essere pronti ai ribaltamenti difronte, gli spazi non sono tra le linee ma tra i calciatori avversari. Gli spazi sono dove li creano gli altri e bisogna vederli e usare, lo spazio c’è sempre dietro la linea difensiva e bisogna sfruttare quei due metri là”.
Napoli primo con Osimhen? “E’ uno dei calciatori che ci è mancato, dobbiamo avere sempre 18 giocatori con queste competitive così ravvicinate. Purtroppo non ce l’abbiamo sempre avuto e anche domenica ci mancherà perché è stato ammonito”.
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