Europa League, tris del Napoli al Legia, ma gara sofferta fino alla fine.

Napoli’s forward Lorenzo Insigne jubilates afters scoring the goal during the UEFA Europa League group C soccer match between SSC Napoli and Legia Warszawa at the ' Diego Armando Maradona" Stadium in Naples, Italy , 21 october 2021. ANSA / CIRO FUSCO

Il Napoli riprende la strada interrotta con la sconfitta interna subita dallo Spartak Mosca e liquida il Legia Varsavia (3-0), sia pure con qualche affanno.

Per abbattere il muro difensivo costruito dai polacchi ci vuole un uno-due confezionato da Insigne e Osimhen i due uomini più in forma della squadra.

A pochi secondi dalla conclusione della partita ci pensa poi Politano ad arrotondare la vittoria con il terzo gol.

La svolta arriva dopo un’ora di gioco durante la quale il Napoli costruisce molto ma concretizza poco. Ancora una volta risulta decisivo Osimhen, non a caso la gara prende una piega a favore degli azzurri subito dopo il suo ingresso in campo.

Spalletti lo tiene in panchina quasi per un’ora, ma poi si rende conto che per vincere la resistenza dei polacchi ci vuole il contributo decisivo del nigeriano. L’attacco dei pesi leggeri del Napoli, nel quale Mertens torna nel ruolo di punta centrale con Lozano e Insigne ai lati, crea un buon numero di occasioni da gol nella prima frazione di gioco, ma non riesce a concretizzare il volume di gioco nettamente superiore a quello degli avversari. La squadra di Michniewicz è imbottita di centrocampisti avanzati e di mezze punte che sono costretti a svolgere un ruolo anche di contenimento.

Nella ripresa Spalletti rompe gli indugi e dopo 12 minuti manda in campo Osimhen al posto di Lozano. La partita prende una piega decisa con il Napoli che chiude nella propria area di rigore il Legia e si avvicina con costanza alla porta che Mistza difende con i denti. Per sbloccare la situazione bisogna però attendere un colpo di genio di Insigne che al 30′ riceve il pallone da destra da Politano e senza pensarci su devia di controbalzo il pallone e lo spedisce in fondo alla rete. Passano soltanto altri 4 minuti e la squadra di Spalletti chiude la partita. Questa volta è la premiata ditta Insigne-Osimhen a metterci lo zampino, con il capitano che lancia sulla destra il nigeriano. Osimhen entra in area di rigore spostato sulla destra e insacca con un diagonale che passa tra il palo e il portiere. Il terzo gol segnato da Politano con un tiro dal limite dell’area di rigore arriva a pochi secondi dal termine e serve solo a rendere il bottino più consistente. (ANSA).

Soddisfatto Luciano Spalletti, intervenuto al terime della gara ai microfoni di Sky Sport: “Fare meglio di stasera è difficile. La risposta a chi diceva che ci interessa poco l’Europa League è arrivata dai calciatori. Non riuscire a sbloccare la partita ti porta a perdere un po’ d’ordine e contro queste squadre può esserci il ribaltamento d’azione che ti crea dei problemi. Questa squadra ha vinto anche a Leicester e siamo stati bravi a continuare a comandare il gioco, ad avere pazienza e magari avere un po’ più di fortuna nelle conclusioni. Quanto hanno aiutato i cambi? Quando si hanno tanti calciatori nel reparto offensivo si possono trovare delle varianti, per cui a volte giocare con i due trequartisti può darti più facilità a trovare la giocata vincente. Però bisogna comunque mantenere equilibrio, ma quando c’è questo tipo di atteggiamento è più facile proporre certe cose“.

Non ci può essere vittoria di squadra se ognuno pensa al risultato individuale. L’anno scorso dopo aver fallito la Champions, non c’era mercato per nessuno di questi giocatori perchè si è fallito l’obiettivo di squadra. Bisogna avere gli atteggiamenti corretti per raggiungere l’obiettivo comune. Se lo capiscono è meglio, se non lo capiscono qualche volta bisogna farglielo capire. Magari anche da altre parti quando è successo qualche “casino”, è perchè non si pensava a raggiungere lo stesso obiettivo ma si pensava agli obiettivi personali“.

 

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