Football Leader, la cerimonia di premiazione.

Football Leader 2017 vive il suo momento clou all’hotel Royal Continental di Napoli. A condurre la serata Ornella Mancini e Gianluca Gifuni. Ad aprire il tanto atteso evento Maurizio Casagrande che ha recitato ‘El mister’, un estratto del libro “Futbol” di Osvaldo Soriano.

Il primo premiato in rassegna è Simone Inzaghi, votato come ‘Allenatore dell’anno’ dall’Aiac. A premiarlo, l’editorialista del Corriere dello Sport Xavier Jacobelli.: “Esaltante è l’aggettivo giusto. Ho apprezzato molto non solo i risultati sportivi, non solo il lavoro di Simone nel settore giovanile che lo ha portato a lanciare in stagione tanti under21, più di ogni altra squadra. Ho apprezzato lo stile di Simone, sobrietà e rispetto nei confronti dell’avversario. E’ un valore aggiunto. Anche la tifoseria, grazie al suo lavoro, si è riunita intorno alla squadra”.

Il tecnico della Lazio ha così commentato il premio di Football Leader: “Una stagione cominciata in modo turbolento da un probabile mio approdo a Salerno. Le cose sono andate diversamente. Ho potuto allenare la Lazio che mi ha cresciuto e fatto diventare uomo. Abbiamo fatto grandi cose arrivando quinti in campionato e disputando la finale di Coppa Italia. Adesso sappiano e tutti sanno che non saremo più una rivelazione, una sorpresa e, quindi, dobbiamo meritarci la riconferma. Ho prolungato il contratto di tre stagioni e questo è per me un motivo di grande orgoglio. Sarà un anno importante, abbiamo qualche giocatore che potrebbe andar via. Ho parlato con la mia società e mi hanno rassicurato che, nel caso, sarà rimpiazzato nel migliore dei modi. Dovremo cercare di farci trovare pronti. Al di là della Juve e il Napoli che sono avanti a tutte le altre. Le milanesi si faranno trovare pronte ai nastri di partenza del campionato ma noi ce la metteremo tutta”.

Il premio ‘Financial fair play’ per il terzo anno è andato al presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, premiato dall’assessore all’istruzione e alle politiche sociali della Regione Campania Lucia Fortini e dall’assessore al lavoro della Regione Campania Sonia Palmeri. Il presidente ha così commentato: “Voglio ringraziare Andrea Chiavelli. Quando l’ho assunto, durante l’estate, ci siamo buttati a capofitto sul Napoli mentre ero nel pieno di un trasferimento negli Usa. Sono sempre stato innamorato di questa idea tutta mia del calcio. Il cinema è il lavoro più complesso che esista. Quando Andrea era stato appena assunto mi vide così intrigato e interessato al calcio mi chiedeva ‘Ma lei è proprio convinto?’ Lui, qualcosa di calcio masticava, si è messo subito a lavorare. La regola che gli dettai è ‘I conti devono stare a posto’. Noi partivamo già da -100 in serie C. Non è stato semplice, sono passati 13 anni. Un’esperienza straordinaria che non rinnego. Noi non abbiamo ereditato una squadra, il Napoli. Abbiamo ereditato il nulla. Solo una straordinaria tifoseria a cui dedico il premio. Una tifoseria che viene attaccata negli stadi. Una tifoseria straordinaria e corretta, in 13 anni non ho mai avuto un incidente. Avrei dovuto definire loro i tifosi migliori del mondo. Mio figlio ha fatto fare un’indagine dove è venuto fuori che i simpatizzanti del Napoli sono 120 milioni nel mondo mentre i tifosi veri sono 30 milioni.

Su Reina i media fanno il loro lavoro e devono vendere. Inventano a dismisura per farlo. Il nostro portiere ha un contratto in essere. O i contratti valgono o no. E’ anche giusto che il Napoli guardi al futuro. Pensando ad un futuro radioso deve seminare. Quando uno si avvia ad una certa età, seppur integro, deve essere affiancato da un giovane immediatamente utilizzabile. Fabio Quagliarella è stato un grande personaggio. All’epoca non sapevo quello che stava passando, l’ho scoperto quest’anno. E lavorava con noi”.

Sulla Partita celebrativa con Maradona, programmata per il 4 luglio. Tra qualche giorno vado a Los Angeles e torno a fine mese. Sarri ha in mente solo il preliminare da affrontare. Fare una partita di 90 minuti senza allenamento? Bisogna riflettere. Desidereremmo fare questa partita celebrativa il 4 di luglio. Però. C’è da fare qualche valutazione. Siamo in partenza per il ritiro il 5. Inoltre, il 1 e 2 agosto ci sarà l’Audi Cup con Liverpool, Atletico Madrid e Bayern Monaco”.

Il Consigliere delegato Chiavelli ha aggiunto: “Io mi occupo di tante cose ma ci tengo a ringraziare il presidente. Porto sempre nel cuore l’esperienza che abbiamo vissuto insieme da cinque anni a questa parte. Temevamo il passo nel vuoto ma l’idea imprenditoriale del presidente è stata assolutamente verificata. Ci siamo trovati in un contesto dove l’entusiasmo è stato ed è il collante che ci lega”.

A premiare il presidente in rappresentanza delle Regione Campania gli assessori Sonia Palmeri e Lucia Fortini.

Sempre al Napoli il premio ‘Scouting leader’ al Dg Cristiano Giuntoli: “Grazie per questo premio così importante. Ringrazio il presidente, la proprietà e Chiavelli. Da condividere con il reparto scout e Maurizio Sarri che ha valorizzato il nostro lavoro”. A premiarlo, mister Gianni Di Marzio: “Sono felice di premiare Cristiano perché è uno dei vincenti del progetto Napoli insieme a Sarri. Uno dei suoi grandi meriti è quello di aver scoperto questi giovani di grosso valore arrivati a Napoli”.

Un Fabio Quagliarella commosso è stato insignito del premio speciale di Football Leader  ‘Dino Celentano’: “Sono emozionato. Quando ritorno nella mia terra è sempre così. Ricevere un premio è sempre motivo di orgoglio e soddisfazione. Riceverlo nella terra in cui sono nato mi rende il cuore pieno di gioia. Ho ringraziato e ringrazio sempre la mia famiglia che mi ha dato la forza nei momenti difficili. Allenavo il corpo ma la mia mente era altrove. Non è stato un bel momento ma è passato e sono ritornato sereno”. A premiarlo, la moglie di Dino, Maria Celentano. Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris gli ha consegnato una Targa da parte del Comune e ha commentato: “Sono molto contento di accoglierlo perché Fabio oltre ad essere un grande calciatore ha una storia di grande umanità. La nostra città oltre a vivere di calcio e di bel gioco è ricca di umanità. Mi fa piacere che con questo premio finalmente sia sancito l’amore tra Fabio e la nostra città. A Napoli sono tutti allenatori ma anche tutti i sindaci. Mi sono immedesimato in questa cosa, anche il sindaco è un allenatore”.

Il ‘Premio alla carriera’ di Football Leader 2017 va a mister Arrigo Sacchi: “Ho cercato di fare quello che sentivo, che mi piaceva con un obiettivo: squadre con bel gioco che fossero protagoniste. Una vittoria senza merito non era una vittoria. Il Napoli mi diverte molto, mi emoziona. Una squadra che sembra di essere di un’altra categoria. Se sbagliano, pagano. Però sono loro che fanno il gioco. Mi auguro che possano continuare. Questo è un paese dove i giocatori sono molto idolatrati, ci credono. Non vorrei perdessero l’entusiasmo. Quando si scontra egocentrismo e intelligenza spesso vince il primo. Il calcio interessa miliardi di persone perché si evolve velocemente. Uno può diventare vecchio in un anno se non si evolve. Chi è curioso si apre al futuro. Io ero molto curioso. Sin da bambino ho amato il Real e le squadre che dominavano. Baresi è stato un vero leader. Silenzioso ma un vero leader nell’esempio, la professionalità, la passione e l’impegno”. A premiarlo Renzo Ulivieri e Fabio Capello.

Il presidente dell’Aiac: “Sacchi e Capello sono di alto livello. La fortuna degli allenatori italiani è essere diversi l’uno dall’altro e non venir fuori con lo stampino”.

Fabio Capello: “Dopo Arrigo ho preso il testimone e ho portato avanti quello che lui aveva fatto. Ho fatto dei cambiamenti ma la base era la sua. Ogni venti anni succede qualcosa nel calcio. Ora è arrivato Sarri che sta risvegliando il calcio”.

L’US Sassuolo si è aggiudicata il premio ‘Fair Play”. Ha ritirato il riconoscimento l’Ad Giovanni Carnevali: “Un grande orgoglio perché è un premio alla squadra, al club, alla società. Un riconoscimento alla lealtà e alla correttezza, una grande soddisfazione. Di Francesco in partenza?Una società come la nostra che milita da 4 anni in serie A è un orgoglio avere un allenatore che vuole approdare in un grande club. Faremo le giuste valutazioni insieme a Di Francesco e ai club che mostreranno interesse”. A premiarlo Enrico Varriale: “Il Sassuolo fa benissimo al calcio italiano perché lanciano tanti giovani utili anche per la nazionale e fanno fair play. Sono realtà che rendono il nostro campionato unico al mondo”.

Premiato ‘Giocatore rivelazione’ Fernandez Suso del Milan. Ha ritirato il premio Franco Baresi: “Quando vengo a Napoli trovo sempre una grande atmosfera, tanti incontri a grandi livelli. Con un certo Maradona da quella parte non era facile. Abbiamo vinto qualche volta ma abbiamo preso anche qualche batosta. Con la nuova proprietà c’è voglia di fare, speriamo si possa arrivare ad essere competitivi. Io ho giocato i primi anni non a zona ma a uomo facendo il libero. Poi, a zona dove mi sentivo più me stesso, riuscivo a gestire di più il mio reparto, la squadra. Mi sentivo più nella partita. A 24 anni, giovanissimo, Suso è un grande calciatore ma può crescere molto”. A premiarlo Luigi Garlando redattore capo de la Gazzetta dello Sport:“Premio meritato. Al confronto dell’organico che aveva a disposizione Montella è stato un gran risultato. Ricordo il goal di Suso contro la Lazio nel momento più difficile della stagione. Quel goal, sacrificio voglia e non solo talento. Merita per questo il riconoscimento”.

Tra un premiato e l’altro, interviene Andrea Checcarelli. Il giovane allenatore della ‘Real Virtus’ autore di una splendida lettera indirizzata ad un genitore sull’importanza della scuola calcio: “Abito in un paese di periferia dove giochiamo per stare insieme e perché c’è poco da fare. L’importante è non perdere il contatto con la realtà e fare qualcosa di importante per la squadra e non solo per sé stesso”. Il ‘Leader under 21’ è Federico Chiesa, non il sala perché impegnato con la nazionale. Ritira il premio il padre Enrico Chiesa: “Il merito di tutto quello che sta facendo è di Federico. Va condiviso con mia moglie. Si emoziona quando va allo stadio, più ora che quando veniva a vedere me. Per vent’anni ritiravo premi perché facevo cose buone, oggi li ritiro per Federico ed è molto emozionante. Deve pensare solo al campo di gioco. Si diverte a stare in campo e questa è la sua fortuna”. A premiarlo,Renzo Ulivieri: “Conosco il padre che ha fatto il corso con noi ed è un allenatore di grande prospettiva. Il figlio gli assomiglia molto”.

Il decimo riconoscimento della serata va al ‘Leader serie B’ Leonardo Semplici, Ct della Spal: “In due anni abbiamo fatto un percorso eccellente. Questo premio credo sia giusto condividerlo con la mia proprietà, il presidente, il mio staff e i giocatori. Abbiamo sorpreso in lungo e in largo e di questo sono molto felice”. A premiarlo Massimo Rastelli, allenatore del Cagliari: “Un passaggio di consegna dopo che l’ho vinto io l’anno scorso. Una continuità di rendimento in un campionato logorante. E’ stato davvero molto bravo e ha vinto con grande merito”.

Football Leader 2017 sposa con San Carlo, azienda leader del mercato chips e snacks, il progetto ‘Casa di Alice’ della Fondazione ‘Carmine Gallo Onlus’, un’iniziativa proprio a favore delle famiglie dei bambini malati di leucemie e tumori ricoverati al “Santobono Pausilipon” di Napoli. Football Leader ha sposato con San Carlo, azienda leader negli snacks e chiosa, le iniziative della “Carmine Gallo online”. Nel corso della rassegna è intervenuta la dottoressa Spina dell’associazione:“Ho seguito allenatori importanti, persone che nella vita affrontano circostanze di livello. Io so fare solo quello che faccio. Lavoro in oncologia pediatrica dove c’è una partita importante da vincere, la vita. Ogni giorno è una conquista. La ‘Casa di Alice’, solo tre stanze, è per le famiglie che vengono fuori da Napoli. Non basta, ne abbiamo bisogno di un’altra”.

Alejandro Gomez vince il premio ‘Leader in Campo’. Impegnato con l’Argentina ha inviato un video messaggio “Un campionato straordinario, un gruppo fantastico, giovane, con tanta voglia di lavorare e crescere. Abbiamo centrato l’obiettivo dell’Europa e non possiamo chiedere di più. Voglio ringraziare tutti per il premio. Vi mando un grande saluto”.

Ritira il premio il suo procuratore, Beppe Riso: “Lui vive questo mestiere col sorriso, si diverte, è un esempio per tutti i giovani”. Premia Xavier Jaccobelli: “Credo che Gomez abbia incarnato lo spirito di questa squadra giovane. Qualità non solo tecniche. Credo che egalare la felicità, come dice Gasperini, sia stata una delle cose più belle di Gomez”.

Premio speciale ‘Football Leader 2017’ va ad Edinson Cavani: “Sono molto emozionato di tornare qua dove so che ci sono persone che ogni domenica scendono in campo per lottare per la maglia. Ringrazio l’Aiac che ha scelto me. Tanti parlano e dicono che corro troppo e arrivo stanco sotto la porta al momento di finalizzare. E’ il mio modo di giocare. A volte riesco a segnare, a volte meno. Per me è difficile segnare ovunque, in qualsiasi campionato. Personalmente è una cosa molto bella sia collettivamente che individualmente riuscire a fare tanti goal. Dopo questa serata starò con i miei figli e poi andrò in vacanza”. Italia – Uruguay. Domani non ci sarò per un infortunio e mi auguro che sia una bella partita tra due squadre che sia assomigliano molto”. De Laurentiis e il Napoli. “Il presidente lo trovo così, come sempre. Io sempre parlo con rispetto a quelli che hanno avuto fiducia in me come Palermo e Parigi. Ma a Napoli è rimasto un pezzo del mio cuore, ci sono – ha detto commuovendosi – anche i miei figli. Tripletta con la Juve? Tutti sappiamo cosa significa giocare con la Juve in casa. Essere protagonista con tre goal è stato speciale”. Premia Renzo Ulivieri: “L’italia ha perso un grande campione. Quando un attaccante viene da noi e dice ‘Io per fare goal devo correre tanto’, è una fortuna per un allenatore”. A premiare il ‘Matador’ anche la Msc. Una targa è stata consegnata all’attaccante da Leonardo Massa, Country Manager dell’azienda.

Chiude la rassegna dei premi, Antonello Venditti, il ‘Leader per sempre’: “Amo il calcio come la musica, è arte, armonia. Per me è un’emozione: ho visto il calcio di Sacchi, di Baresi, dello stesso Sarti. Il calcio è uno sport che a volte lega al territorio, ma deve legare soprattutto alla vita, al rispetto delle regole. A volte ce lo dimentichiamo, chi vince deve insegnarlo: non va insultato l’avversario più debole. Tra Napoli e Roma c’è un’onta tremenda che come romano e romanista io non sento, non vivo questa rivalità, questa violenza verbale. Il mondo del calcio è fatto di generalizzazione e stupidaggini. Bisogna reagire subito, i colpevoli non sono una massa, ma hanno nomi e cognomi. Quando morì il tifoso della Lazio, l’aggettivo prevalente per identificarlo era ‘tifoso’. Mi sembra assurdo, diventa quasi uno status, ed è questo l’errore. Totti? Un grande artista che in questo caso non è un solita. Quando diventi un campione è difficile dire addio. Infatti, non lo farà. Non so cosa farà, è capace di tutto. La Roma senza Totti c’è già stata. Quest’anno ha fatto poco e credo che non sia stato nemmeno giusto”. Premia ancora una volta Ulivieri: “Io sono toscano e ho portato mia figlia a vedere la partita della Roma allo stadio. Ha ascoltato ‘Grazie Roma’ e da sei anni è diventata tifosa della Roma”. Dopo la cerimonia di premiazione, la cena di gala al ‘Bertolini’s Hall.

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