Il Napoli riprende la marcia scudetto, battuta l’Atalanta.

Napoli's defender Amir Rrahmani jubilates with his teammate after scoring the goal during the Italian Serie A soccer match SSC Napoli vs AC Atalanta at ' Diego Armando Maradona' stadium in Naples, Italy, 11 march 2023 ANSA / CESARE ABBATE

Il Napoli ritrova il passo da capolista e torna alla vittoria, superando l’Atalanta in una gara in cui brilla la stella di un incontenibile Kvaratskhelia che dà il via al successo azzurro con un’azione e un gol destinati a rimanere nella storia del campionato.

La squadra di Spalletti esercita un predominio di gioco nettissimo, ma è in particolare nel secondo tempo che gli azzurri esprimono tutto il loro potenziale tecnico-tattico e atletico, non lasciando scampo all’Atalanta.

Spalletti si affida ai titolari, anche se dovendo rinunciare a Mario Rui, che sconta la seconda giornata di squalifica e a Lozano, bloccato da un infortunio muscolare, è costretto a mandare in campo Olivera e Politano. Ai due si aggiunge all’ultimo istante prima dell’inizio della partita Gollini il quale sostitisce in porta Meret bloccato da un problema al polso accusato durante il riscaldamento.

La squadra di Spalletti mantiene costantemente l’iniziativa e per lunghi periodi schiaccia l’avversaria nella propria area di rigore. L’Atalanta si difende con ordine e con vigore. Nella prima frazione di gioco gli azzurri vanno vicini al gol del vantaggio prima con Kvaratskhelia, che dopo una irresistibile dribbling sulla linea di fondo si presenta davanti a Musso il quale gli respinge la conclusione con una spalla, e poi con Politano che conclude da ottima posizione centrale, ma il portiere argentino riesce a deviare il pallone in calcio d’angolo.

Nella ripresa il Napoli si presenta in campo con una determinazione feroce. Al 14′ i padroni di casa trovano il gol del vantaggio. L’azione comincia con Anguissa che ruba il pallone in mezzo al campo e serve Osimhen. Dal nigeriano a Kvaratskhelia il quale entra in area di rigore, dribbla un nugolo di avversari e conclude con un imparabile tiro centrale.

Infine al 32′ Rrahmani su uno spiovente dalla bandierina prende perfettamente il tempo, salta e colpisce di testa. Pallone in fondo alla rete. (ANSA).

Luciano Spalletti si toglie qualche sassolino dalle scarpe dopo il successo contro l’Atalanta: “Ci siamo divertiti in settimana perché, dopo 20 partite che non perdevamo, alla prima partita che abbiamo perso come si sono avventati sulla preda è una roba incredibile”, le parole dell’allenatore del Napoli a DAZN.

“Tutto parte dalla pressione di Anguissa, recupera, Osimhen si fa trovare pronto e poi la passa a Kvaratskhelia che se gli dai le spalle sei morto. Sono partite di grandissimo livello, grandissime sfide del nostro campionato e rafforza la qualità della partita. L’Atalanta ha fatto una grande partita, è stata dentro la gara creandoci difficoltà da un punto di vista dei duelli che si verificano. Il fatto di fare gol e di riuscire a vincere per la squadra è importantissimo, venivamo da una sconfitta e tutti si erano messi a dire le stesse cose. Reazione da grande squadra, si meritano questa vittoria. E’ stato divertente sentire quello che hanno detto dopo una sconfitta dopo venti partite”.

Come sta Kim?
“Nella partita fa venti cose incredibili, è il centrale più forte del mondo. Quello che gli dici codifica, poi parte e va in guerra. Quando parte a volte con la palla che decide di fare le percussioni, lui attraversa il campo in cinque secondi e ti porta la palla in area avversaria. Appena avrà preso possesso di confidenza sul nuovo modo di giocare a calcio non si sa dove possa arrivare. Sta benissimo, quando è uscito gli ho detto di non inventarsi niente che domani si deve allenare”.

Si sarebbe mai aspettato una stagione così?
“Quando accetti il Napoli entri a conoscenza della storia, del sentimento che avvolge la squadra e che può diventare anche pressione. E’ chiaro che devi osare un po’, qualche immaginazione la devi avere perché qui non si accontentano di arrivare terzi”.

La ferocia e l’abnegazione è allenabile?
“E’ la chiave di tutto, se ti abbassi ad aspettare nella metà campo non ci piace, volevamo fare un calcio moderno giocando con velocità. Quando hai Anguissa che fa queste partite, Lobotka ti ripropone il suo marchio di fabbrica, Di Lorenzo che è robocop diventa tutto più facile”.

Il prossimo obiettivo?
“Tutti sanno che faremo di tutto per arrivare a quello ma bisogna giocare ancora tante partite, avere questa forza caratteriale che siamo una squadra tosta come stasera”.