Il Napoli si riblocca contro il Lecce.

Lecce's midfielder Marco Mancosu jubilates after scoring a goal during the Italian Serie A soccer match SSC Napoli vs US Lecce at the San Paolo stadium in Naples, 9 February 2020 ANSA / CESARE ABBATE

Il Napoli crea, spreca, colpisce un palo con Insigne, recrimina per un rigore non dato nel secondo tempo per fallo su Milik ma alla fine, davanti ai 40 mila del San Paolo, resta a bocca asciutta, sconfitto per 3-2 da un Lecce che conferma il momento positivo dopo i 4 gol rifilati al Torino che erano costati il posto a Walter Mazzarri.

Nella prima parte del match è Lapadula a far soffrire il Napoli, insaccando a breve distanza su corta respinta di Ospina. A inizio della seconda frazione, Milik riapre i giochi ma la speranza degli azzurri dura poco.

Doppio ko dei ragazzi di Liverani ancora con Lapadula e una formidabile punizione di Mancosu. Allo scadere Callejon segna e da una speranza illusoria.

Il Napoli, dopo tre vittorie consecutive, rivede i fantasmi.

“Non voglio offendere nessuno dico solo che se c’è il Var, bisogna andare al Var. Non costa nulla”.

Così Gennaro Gattuso commenta, ai microfoni di Sky Sport, il ko casalingo del suo Napoli con il Lecce ed il mancato rigore per i partenopei che è costato l’ammonizione a Milik per simulazione.

“La squadra è stata fragile – ha spiegato Gattuso – Lapadula, nonostante tre o quattro giocatori in marcatura, riusciva sempre a mettere la palla giù e a far salire la squadra. Anche se non fai gol quando ne hai la possibilità, la partita deve finire 0-0. Il problema è che in questo momento c’è troppa passività. Ci manca la cattiveria, non si può non andare con veemenza e organizzazione. Sulla pressione degli avversari riusciamo a fare il solletico. Nei primi 30 minuti abbiamo avuto sei palle gol, ma poi al primo pericolo non si possono perdere tutte le sicurezze. Invece in questo momento accade spesso”.

Non si dà pace Gattuso per i gol subiti e per aver deluso i propri tifosi: “Abbiamo dato loro un’altra mazzata, questa è la cosa che dispiace di più. Non basta solo la tecnica, giocando per 30′. Ne servono 90′, concentrati in entrambe le fasi di gioco”. (ANSA).

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