Il Napoli spreca troppo, lo Spezia in 10 fa il colpaccio.

epa08923308 Napoli's head coach Gennaro Gattuso (C) reacts during the Italian Serie A soccer match SSC Napoli vs Spezia FC in Naples, Italy, 06 January 2021. EPA/CESARE ABBATE

Impresa dello Spezia che al ‘Diego Maradona’, per la prima volta abbellito dalla gigantesca scritta ‘Napoli’ ricavata nel settore Distinti con la collazione bianca dei seggiolini, ribalta il Napoli in 10 contro 11 e trova un successo clamoroso e prezioso al tempo stesso. Agli azzurri non basta produrre 27 occasioni da gol.

La squadra mostra in maniera evidente i suoi limiti offensivi, acuiti dalle assenze di Mertens e Osimhen, e non riesce a capitalizzare la netta superiorità fatta registrare sul campo. Lo Spezia si limita a difendersi e a cercare di ripartire più allo scopo di attenuare la pressione sulla difesa che con l’intenzione di offendere. Il primo tempo si conclude 0-0 dopo una impressionante serie di errori sotto porta degli azzurri.

Nella ripresa il Napoli trova la via del gol al 12′ con Petagna, subentrato a Politano, il quale devia in fondo alla rete il pallone servitogli rasoterra da Di Lorenzo.

La squadra di Gattuso continua a macinare gioco e a fallire ogni possibilità che si presenta per raddoppiare e chiudere così la partita. Lo Spezia ne approfitta e in una delle rare e timide uscite oltre la metà campo, sfruttando un errore di valutazione di Ruiz che tocca in area di rigore Pobega e induce l’arbitro Mariani a fischiare il rigore. Nzola spiazza Ospina e ottiene il pareggio.

La squadra di casa riprende a macinare azioni offensive con idee sempre poco chiare e con una incredibile capacità di fallire la giocare decisiva. Ismajili al 32′ si fa pescare al secondo giallo, la superiorità numerica sembra offrire al Napoli l’occasione per riprendersi la partita e invece succede l’inaspettato. Al 36′ c’è un nuovo tentativo offensivo dello Spezia che nasce da un rimpallo sulla trequarti. Nzola si trova a tu per tu con Ospina e conclude con un esterno sinistro che batte sul palo. Di Lorenzo si impappina e non riesce ad intercettare il pallone che Pobega con prontezza spedisce in fondo alla rete.

Il Napoli si riversa nuovamente in avanti e Elmas riesce a sbagliare nel recupero una sorta di calcio di rigore in movimento, alzando troppo la mira. (ANSA).

Rino Gattuso, allenatore del Napoli, dopo la sconfitta interna subita per mano dello Spezia è intervenuto al microfono di Dazn: “Siamo una squadra che crea tanto. Oggi è difficile parlare della partita. Bisogna capire perché succedono queste cose. Se dopo un passaggio sbagliato perdiamo sicurezze e perdiamo a livello individuale… E’ da tempo che ci portiamo questo problema dietro perché siamo la prima squadra in Europa per tiri in porta. Siamo troppo nervosi, perdiamo la testa. Non accettiamo che possiamo prendere l’1-1 e compromettiamo le partite. Alla prima difficoltà questa squadra fa troppi errori di valutazione. Il gol è un problema perché creiamo tanto, ma non è solo sfortuna. Questa squadra deve stare sul pezzo e annusare prima il pericolo. Sotto porta serve cattiveria, per la prima volta ho visto tante palle in area senza veemenza. Forse sbaglio io che non riesco a far capire ai ragazzi con quale veemenza bisogna andare a concludere. La partita deve racchiudersi sui due errori consecutivi di Maksimovic, che si è innervosito. Potevo tirarlo fuori io, ma questo lo penso io. E’ stata una partita di grande qualità, non si discute. Quest’anno stiamo buttando delle partite incredibili e penso che un po’ di colpa ce l’ho io, ce l’ha la squadra, ce l’hanno tutti. Stiamo buttandi dei punti in maniera incredibile”.

Come si fa ad allenare la cattiveria sotto porta? “Non deprimersi, fregarsene se si sbaglia, attaccare sempre e non restare lì fermi. Se stai lì a pensare agli errori sbagli. Questa squadra gioca un calcio difficile da proporre, se poi restiamo lì a pensare e andiamo in depressione diventa tutto più complicato. La balistica si può allenare, ma difficilmente abbiamo tempo per farlo giocando ogni tre giorni. I calciatori devono accettare la sconfitta e guardare avanti. La strada è quella giusta. Oggi abbiamo fatto 28-29 tiri in porta, stiamo parlando del nulla. Ma nei momenti di difficoltà vorrei vedere una squadra più tranquilla e meno schizofrenica”.

Siete sempre da trenta, ma fate fatica ad arrivare a trentuno. “Il problema è che non ci mettiamo in testa di poter prendere un gol su un episodio diventa tutto più difficile. Alla prima difficoltà la squadra pensa a tutto ciò che ha sbagliato. Tutte le partite che abbiamo perso si assomigliano tantissimo, non è un caso. Succede sempre qualcosa di strano. Ma la squadra è competitiva. Si può pareggiare, non bisogna perdere la testa. Oggi lo Spezia ha fatto la sua peggior partita, ma noi abbiamo sbagliato tre passaggi e abbiamo cominciato a giudicare”.

Su Llorente e Zielinski. “Llorente ci ha fatto salire e giocare qualche palla in più in area. Nel secondo tempo ci stava calare un po’ per Piotr, poi ho messo anche Elmas al posto suo. Ma oggi c’è stata partita secondo voi? Di cosa vogliamo parlare… A me giocare con le due torri non piace. Poi Fernando ci fa salire, ha fisicità, volevo riempire di più l’area”.

Come mai Lozano da centravanti? “Oggi l’ho fatto perché Petagna era stanco e doveva riposare. Lo Spezia poi non ha una linea difensiva perfetta, Lozano poteva attaccare. Ovviamente lo preferisco più da esterno che da centrale”.

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