Il nuovo Napoli senza Osimhen e Anguissa

Scoppiettante, magico e dominante. Chiedere alla Lazio per ulteriori conferme.

Se qualcuno ci avesse chiesto di commentare la situazione in casa partenopea sino a domenica pomeriggio, di sicuro avremmo sostenuto quanto segue, ovverosia che la partita Inter-Napoli era risultata più che decisiva per gli Azzurri, ovviamente in senso negativo. Non tanto per la sconfitta incassata – 3 a 2 il risultato finale – che ci può anche stare per quello che si era visto in campo, quanto per gli infortuni rimediati da Osimhen e Anguissa. Perdere il nigeriano per circa 3 mesi dopo lo scontro aereo con de Vrij, e perdere il camerunese per almeno 20 giorni a causa di una lesione distrattiva del grande adduttore sinistro secondo noi erano due tegole non da poco per la capolista. Questo in breve il nostro commento, che trovava sicura conferma dopo la brutta sconfitta contro lo Spartak Moskva in Europa League. Ma il calcio è bello anche perché sa come smentire chiunque nel giro di pochissimo tempo, e lo ha fatto ancora una volta, in questo caso dopo Napoli-Lazio di domenica sera; il sontuoso 4 a 0 inflitto dagli Azzurri alla squadra dell’ex Sarri è stato un “inaspettato capolavoro”. Il Napoli, nonostante le pesanti assenze di Osimhen e Anguissa, ha dominato sul piano del gioco, trasformandosi per una sera nel Napoli di Sarri; la padronanza con cui Mertens e compagni sono stati in campo, la velocità con cui muovevano palla e la facilità con cui si sono trovati in più occasioni davanti alla porta hanno ricordato da vicino quel gruppo partenopeo allenato dal tecnico toscano che in Italia esprimeva il calcio più bello in assoluto. Insomma, allo stadio Maradona si è visto il miglior Ciuccio della stagione, e onestamente non era per nulla pronosticabile dopo quanto successo a Milano la scorsa settimana.

Due sostituti decisamente all’altezza

Aver perso due pilastri come Osimhen e Anguissa, il primo fino a fine gennaio e il secondo probabilmente fino alla vigilia dell’importantissimo Milan-Napoli previsto per il 19 dicembre, è comunque un colpo durissimo per questo Napoli, che in Serie A continua a volare altissimo grazie anche ai suoi due sostituti, Lobotka e Mertens, che contro la Lazio non hanno certo fatto rimpiangere gli assenti, anzi…L’attaccante belga, in particolare, ha dimostrato di essere sempre quel “folletto magico” capace di segnare goal a raffica, e i biancocelesti ne sanno qualcosa! A questo punto Spalletti non farà molta fatica a sopperire alla mancanza di Osimhen e Anguissa, ma dovrà comunque resistere ai tentativi di Milan e Inter di prendersi in solitaria la vetta, squadre pronte a sconvolgere i pronostici di Serie A che danno gli Azzurri quali probabili campioni d’Italia quest’anno. E come biasimare i principali bookmakers dopo la prestazione del Napoli di domenica sera, un Napoli scoppiettante, magico e dominante come non si era mai visto in questa stagione. Per carità ha quasi sempre mostrato la sua superiorità in campo – la classifica e i numeri non mentono – ma mai a questi livelli. Merito della solita solida squadra azzurra e dei due “nuovi sostituti” all’altezza della situazione, che d’ora in avanti troveranno più spazio sul terreno di gioco. Se vedere Lobotka nell’11 titolare è stata una sorpresa, perché ci aspettavamo Demme e ce lo aspettiamo nelle prossime gare, vedere Mertens è stata invece una piacevole conferma, perché il ragazzo c’è e vuole scrivere ancora pagine importantissime per i Partenopei. E la piazza gradisce eccome.

Ospiti letteralmente in bambola

Abbiamo parlato molto di Osimhen e Anguissa e forse poco di Napoli-Lazio. Dunque proviamo a rimediare in questo paragrafo finale, ricordando prima di tutto come gli ospiti siano stati letteralmente in bambola per quasi tutti i 90 minuti. Detto in maniera più fine, gli Azzurri hanno annichilito la squadra di Sarri, facendola sembrare una squadra di provincia e non una pronta a giocarsi la qualificazione in Champions League. Forse anche spinti dal ricordo di Diego Armando Maradona, Super Mertens e compagni hanno vinto tutti i duelli in campo. E il 4 a 0 lo testimonia.