Maradona, morto anche il fratello Hugo. Giocò anche in Italia nell’Ascoli, viveva a Monte di Procida, stroncato da un infarto a 52 anni.

Lutto nel mondo del calcio e nella famiglia Maradona. È morto stamattina, a 52 anni, Hugo Maradona, il fratello di Diego Armando Maradona. L’uomo viveva nella zona Flegrea, a Monte di Procida, in provincia di Napoli, e sarebbe stato stroncato da un arresto cardiaco nella sua abitazione. Arrivati sul posto i sanitari del 118 ne hanno constatato il decesso.

Ha raccontato il giornalista Raffaele Auriemma a Radio Marte che Hugo aveva avvertito negli ultimi giorni sofferenze cardiache ed aveva già programmato una visita di controllo all’Ospedale San Paolo. Ma questa mattina l’ex calciatore argentino ha avuto una crisi che gli è stata fatale, non sono serviti più di 40 minuti di tentativi di rianimazione, i sanitari del 118 hanno dovuto arrendersi e certificare il decesso.

Il decesso arriva a un anno dal decesso di Diego, avvenuto il 25 novembre 2020 in Argentina. Recentemente Hugo Maradona si era candidato come consigliere comunale nelle liste di Catello Maresca, il candidato sindaco del centrodestra e la sua scelta politica aveva suscitato non poche polemiche e anche le critiche del nipote Diego jr, figlio del Pibe de Oro, apertamente schierato invece a favore di Gaetano Manfredi, diventato primo cittadino ed eletto col sostegno del centrosinistra.

Fratello minore di Diego e più giovane di nove anni, come lui e l’altro fratello Raul detto Lalo intraprese la carriera calcistica giovanissimo. A 18 anni fu acquistato dallo stesso Napoli, fresco Campione d’Italia, che lo girò in prestito all’Ascoli di Costantino Rozzi. In quella stagione, 1987-88, l’Ascoli vinse anche la Mitropa Cup sotto la guida di Ilario Castagner ma Hugo totalizzò appena 13 presenze, per lo più da subentrato, senza segnare reti. I due giocarono anche da avversari, ma la carriera di Hugo prese poi altre vie. Il Rayo Vallecano in Spagna, poi le esperienze in Austria con il Rapid Vienna e in Giappone nell’Avispa Fukuoka, prima di tornare in Campania e dedicarsi al calcio giovanile. Negli anni successivi dirige la scuola calcio napoletana Mariano Keller, poi si dedica alla carriera di allenatore guidando per vare stagioni il Boys Quarto. In questi anni non viene mai a mancare suo legame con la città di Napoli, era presente sugli spalti dello stadio Maradona, nella partita con la Lazio per la commemorazione del fratello Diego.