Meret salva il Napoli

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Il Napoli batte il Genoa nell’anticipo del 17° turno di Serie A e si riprende la vetta della classifica almeno per una notte. A Marassi la squadra di Conte liquida 2-1 la pratica rossoblù, grazie alle reti di Anguissa e Rrahmani. Gli azzurri volano a 39 punti e superano almeno per il momento l’Atalanta, ferma a quota 38 e impegnata domenica contro l’Empoli.

Il Napoli parte forte e mette subito le cose in chiaro. Gli azzurri bussano già al 5’ alla porta di Leali, con Lukaku che di testa centra la traversa. Poi, intorno al quarto d’ora, è un altro colpo di testa a regalare il vantaggio agli uomini di Conte: Neres crossa, Anguissa brucia Frendrup e salta più in alto di tutti per l’1-0. Partita sbloccata, con Conte che esulta e se la ride in panchina insieme allo staff. Passano altri 8 minuti e il tecnico salentino esulta ancora per il raddoppio, firmato da Rrahmani: Lobotka crossa, il difensore stacca di testa e infila Leali. Due a zero all’intervallo.

La squadra di Vieira torna in campo con un altro piglio: dopo pochi secondi, Pinamonti si fa vedere dalle parti di Meret con un bel tiro a giro dal limite, che chiama il portiere al gran colpo di reni, e poi accorcia le distanze al 51’. Palla perfetta di Vitinha e piattone in rete.

La partita cambia qui: il Genoa prende coraggio e si affaccia spesso oltre la trequarti, mentre il Napoli ha da difendere ma trova spazi per lanciare le frecce in contropiede. A un quarto d’ora dalla fine, Conte si gioca i cambi davanti e butta dentro la coppia Simeone-Kvaratskhelia al posto di Lukaku e Neres. È una mossa che riaccende gli azzurri, che tornano pericolosi con i guizzi del georgiano.

Il pericolo più grande degli ultimi minuti arriva però da Balotelli (entrato a una manciata di minuti dal novantesimo al posto di Miretti).

Il cross dalla sinistra pesca in area l’attaccante, ma sulla deviazione è fondamentale l’intervento di Meret, che devia il pallone sul palo.

Sospiro di sollievo per Conte, che soffre un po’ e porta a casa i tre punti. Per qualche ora, guarderà tutti dall’alto.

Antonio Conte, allenatore del Napoli, analizza, ai microfoni di Dazn, la vittoria contro il Genoa con un misto di soddisfazione e critica.
Un primo tempo eccezionale del Napoli, poi nella ripresa il Genoa è cambiato.
“Non so se sia cambiato il Genoa o se siamo cambiati noi. Sono molto soddisfatto del primo tempo, abbiamo dominato la partita in lungo e in largo. Nel secondo tempo, l’unica cosa che ci siamo detti è stata di non far rientrare il Genoa in partita, invece è successo. Conosco bene questo stadio, basta una scintilla per accendere la tifoseria e cambiare l’inerzia del match. Il primo tempo è stato forse il più bello in assoluto a livello di gioco e dominio, il secondo, invece, non deve appartenerci. Significa staccare la spina, rimettere tutto in discussione e non è giusto per il lavoro che facciamo durante la settimana. Se abbiamo ambizioni, dobbiamo cambiare e restare concentrati per 95 minuti”.

Le sue parole ci fanno capire la volontà di alzare costantemente l’asticella. La voglia di difendere il risultato nel finale la fa stare tranquillo?
“Noi dobbiamo difendere attaccando, facendo la partita, dominando. Non dobbiamo difenderci perché subentra la paura e l’inerzia passa dalla loro parte. Questo è lo step più importante che dobbiamo fare. Quando parlo di lavoro in corso, di tempo e pazienza, mi riferisco anche a questo. Oggi siamo stati fortunati, ma in un’altra situazione avremmo pianto lacrime amare. I ragazzi devono godersi i tre punti, ma capire che le partite si giocano dall’inizio alla fine, mantenendo sempre il piede sull’acceleratore. Nel secondo tempo non mi è piaciuto niente, assolutamente niente. Noi non ci dobbiamo difendere, noi ci difendiamo attaccando, questo deve essere il nostro mantra”.

Questa è la sua vittoria numero 150 in Serie A, la prima l’aveva ottenuta sulla panchina dell’Atalanta, squadra che ora avete scavalcato in classifica. Quanto è cambiato Antonio Conte, quanto è cambiato il calcio, ma quanto rimane uguale la sua voglia di vincere?
“È passato tanto tempo, ho fatto tante esperienze in Italia, con la Nazionale e soprattutto in Inghilterra. Sono un allenatore che ha vissuto molto e continuo a cercare di migliorarmi. Cerco di battere me stesso, di essere migliore di quello che ero il giorno prima o un anno prima. Questo è il mio obiettivo. Con la squadra, cerchiamo di dare il massimo fastidio possibile quest’anno. Da queste partite, se sei intelligente, costruisci qualcosa. Se vedi solo il risultato, i tre punti, non costruisci niente. Il secondo tempo non me l’aspettavo così, nonostante il monito negli spogliatoi. Purtroppo me la sentivo. Ho un gruppo di ragazzi seri, che sanno fare autocritica e capire dove migliorare. Oggi tornano a casa contenti per i tre punti, ma anche delusi per un secondo tempo in cui abbiamo rimesso in gioco un risultato che sembrava acquisito. A fine primo tempo, da bordo campo, dicevo che eravamo troppo leziosi e l’ho ribadito anche negli spogliatoi”.

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