Napoli, con la Samp rimonta dalla panchina, Lozano e Petagna ribaltano il risultato.

epa08881897 Napoli's Dries Mertens (L) in action during the Italian Serie A soccer match SSC Napoli vs UC Sampdoria at the Diego Armando Maradona stadium in Naples, Italy, 13 December 2020. EPA/CESARE ABBATE

Il Napoli si impone 2-1 sulla Sampdoria in rimonta (gol di Lozano e Petagna) dopo un brutto primo tempo nel quale la Sampdoria va in vantaggio con Jankto. il Napoli resta terzo in scia all’Inter in attesa di Genoa-Juve.

Per la prima volta in campionato nello stadio dedicato a Maradona, gli azzurri soffrono nel prima frazione di gioco ma nel secondo tempo Gattuso attua i cambi giusti e la partita cambia: Lozano diventa protagonista e fa vincere la sua squadra.

“Sapevamo che oggi potevamo far fatica. Se vai a vedere i risultati di chi ha giocato in Europa, come il Dortmund e altre. Sapevamo che in coppa avevamo speso tanto, sicuramente la differenza la fa la rosa. Oggi abbiamo cambiato modulo, abbiamo messo due giocatori e la partita è cambiata. Il primo tempo abbiamo giocato malissimo, meritavamo di stare sotto. Nella ripresa abbiamo tenuto il campo e fatto ciò che dovevamo. Ci sta soffrire in queste partite”.

Quali sono i margini di miglioramento di Lozano? “Ha caratteristiche precise, è veloce e fa entrambe le fasi. Il problema dell’anno scorso è che aveva poca forza, non riusciva a fare le due fasi, quando calciava cadeva a terra. Ora è un giocatore ritrovato, riesce a far gol, come faceva in Olanda col PSV. E’ un calciatore importantissimo. Non dimentichiamo Politano, che sta facendo molto bene anche se oggi ha fatto fatica Ci può stare sbagliare le partite, l’importante è prepararsi bene, non stare col musino e guardare avanti”.

Non era semplice oggi contro Ranieri? “Per nulla. Le squadre di Ranieri son ben organizzate. Sono due linee da quattro con evoluzione, non è un sistema antico. Scoprivamo sempre palla quando volevamo palleggiare, loro l’avevano preparata bene venendoci a pressare. Nella ripresa abbiamo palleggiato bene, con le catene abbiamo lavorato bene e messo in difficoltà la Samp. Savevamo che c’era da battagliare perché la Sampdoria ti mette in difficoltà”.

Lozano si trova meglio con una prima punta di ruolo? “Ci sta. Quando andiamo in ampiezza col terzino, lui si fa a posizionare un po’ dentro al campo e gli piace. Quando superiamo la metà campo avversaria gli piace accentrarsi. In questo momento lavoriamo meglio con le catene e penso che lui in questo momento, a differenza delle prime partite, sta venendo bene dentro e non gioca solo sul binario. E’ migliorato da questo punto di vista”.

Petagna è venuto ad abbracciarla. Ma allora i calciatore le vogliono bene? “A volte mi vogliono bene, a volte hanno la mia foto e mi sputano in faccia. Ma fa parte del mio lavoro (ride, ndr). Loro devono sapere, io sono un po’ all’antica su questo. A me piace dire le cose pane al pane vino al vino e non portare rancore. Oggi ad esempio Fabian a fine partita era dispiaciuto e gli ho detto che bisogna stare su con la testa perché nel calcio si gioca ogni tre giorni e c’è la possibilità di riscattarsi. Si può sbagliare, ma bisogna andare nella stessa direzione. Se reciti e ti scoprono poi è un casino, quindi è meglio la gestione come la facciamo io e il mio staff”.