Napoli di rimonta sulla Juve.

Kalidou Koulibaly of Napoli scores the 2-1 goal during the Italian Serie A soccer match Ssc Napoli vs Juventus FC at Diego Armando Maradona Stadium in Naples, Italy, 11 September 2021. ANSA / CIRO FUSCO

Importantissima vittoria colta dal Napoli contro la Juventus allo stadio San Paolo nella terza giornata di serie A.

La squadra di Spalletti ha battuto per 2-1 i bianconeri di Allegri (in formazione molto rimaneggiata per infortuni e ritardi dal Sudamerica, out Chiesa, Dybala, Cuadrado, Alex Sandro e Danilo)  che erano passati in vantaggio dopo 11 minuti con Morata che ha approfittato di un errore grossolano di Manolas ed ha infilato Ospina.

Il Napoli (che pure deve fare a meno di Meret, Demme e Lobotka) viene fuori alla distanza nel secondo tempo e pareggia con Politano che ribatte in porta una corta respinta di Szczesny su un tiro di Insisgne senza troppe pretese.

La rete decisiva arriva a 6 minuti dalla fine (nel frattempo Insigne fuori per un problema al ginocchio) con Koulibaly (autore della sfortunatissima autorete decisiva 3 anni fa a Torino) che da zero metri riprende un retropassaggio sciagurato di Kean (appena entrato) su azione da calcio d’angolo.

Il Napoli si gode il momentaneo primato in classifica in attesa delle altre (domani ci sono Sampdoria-Inter, Milan-Lazio e Roma-Sassuolo).

Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, dopo la vittoria in rimonta contro la Juventus è intervenuto al microfono di Dazn: “Alla fine del primo tempo si tenta sempre di dire qualcosa e fare qualcosa. Ciò che diventa fondamentale è la reazione dei calciatori. Nessuno ti consegna a casa quello che vuoi, se non reagisci le cose continuano come erano iniziate. Nel secondo tempo abbiamo messo questo trequartista in più, Ounas, e lì qualche sbocco l’abbiamo trovato. Però poi è stata la pressione in generale che ha determinato che ci fossero degli errori, sia da parte nostra perché il primo gol è un infortunio, sia da parte della Juventus”.

Quanti Koulibaly vorrebbe avere in rosa? “E’ troppo facile rispondere. Lo sapete bene anche voi, è una roba veramente da dover toccare e vedere da vicino. Lui ha sempre 2-3 punti in più degli altri. Passa sempre davanti a tutto e ha questa forza di essere veramente il comandante di una squadra da un punto di vista di personalità e spessore, è davvero un grande uomo Koulibaly”.

Manolas ha detto che siete fortissimi: è così? “Siamo quello che si fa, non quello che si dice. Anch’io ho bellissime intuizioni, poi bisogna mettersi lì ed eseguirle. Anch’io voglio vincere la Champions League, ma bisogna che prima ci vada, per ora non ci gioco (ride, ndr). Ho trovato una squadra che si vuole confrontare, vuole andare a giocare. A fine primo tempo bisognava fare di più, l’ho detto e loro erano d’accordo. La Juventus abbassava l’attaccante a venti metri dall’area di rigore, non c’erano spazi per i passaggi nella trequarti. Ma avendo i quinti a metà strada siamo riusciti a dargli fastidio. Ma noi dobbiamo fare meglio di così. Si possono fare tutti i complimenti che ci pare, la squadra ha meritato di vincere, poi ci si mette lì, si ricrea quella corteccia di ciò che va migliorato. Nella costruzione dell’azione bisogna fare meglio. E Manolas è uno di quelli che deve migliorare molto”.

Cosa sei riuscito a dare alla squadra fin qui? “Molti calciatori sono arrivati tardi in ritiro, le nazionali te li portano via. Un po’ per questo ci sono ancora passi in avanti importanti. Aver preso uno come Anguissa è fondamentale, ci dà quella completezza per le qualità che ha e non abbiamo. Noi abbiamo ripreso un discorso che era stato fatto già bene con Gattuso. Si mette poi quel contrasto in più, l’aspetto della personalità per avere il ragionamento da grandi. Ogni tanto si va in confusione e ci si affoga in un bicchier d’acqua. Poi ci sono tante note positive, come Ospina che fa una gran parata su Kulusevski. Andando a fare delle scelte coi portieri rischi di penalizzare qualcuno, invece lui anziché abbassare ha fatto il professionista, si è impegnato in allenamento, si è messo a sostegno dei compagni. Ho davvero un gruppo eccezionale, bellissimo”.

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