Napoli, solo un pari con l’Eintracht

- pubblicità -

Dopo la pesante sconfitta contro il PSV, il Napoli di Antonio Conte era chiamato a riscattarsi. Invece, al Maradona contro l’Eintracht, arriva solo un pareggio a reti inviolate.

Gli azzurri collezionano il primo pareggio dopo una vittoria e due sconfitte. Solo 4 punti in 4 gare: la qualificazione si complica.

Possesso sterile: Napoli domina il possesso (oltre il 70% nella prima frazione) ma non riesce a concretizzare.

Difesa tedesca solida: L’Eintracht si chiude con una linea difensiva a cinque e riparte in contropiede.

Occasioni sprecate: Hojlund e Anguissa si ostacolano su un cross di Gutierrez. Elmas è il più vivace, ma non basta.

Conte prova a cambiare: Dentro Neres e Lang, Elmas arretra, ma l’inerzia non cambia.

McTominay sottotono: Spreca tre palloni buoni in area. Anche Anguissa appare frenetico e impreciso.

Milinkovic-Savic decisivo: Salva su Bahoya e Knauff, evitando la beffa.

Il Napoli fatica a trovare soluzioni offensive e sembra privo di idee nella metà campo avversaria.

Il pubblico del Maradona, pur tutto esaurito, assiste a una gara soporifera, senza emozioni fino al 95’.

Antonio Conte è intervenuto ai microfoni di Sky Sport per analizzare la prestazione della sua squadra. L’allenatore ha sottolineato l’impegno dei calciatori, pur evidenziando come le occasioni create non siano state sfruttate. Inoltre, ha affrontato il tema della gestione della rosa in una stagione con numerosi impegni e l’assenza di alcuni giocatori chiave.

L’Eintracht ha adottato una difesa molto prudente e compatta. Come giudichi questo approccio?
“Una squadra tedesca ha imparato bene come si fa il catenaccio italiano. Prudenti? Diciamo un po’ troppo. Si parla tanto di calcio offensivo, di calcio europeo, e noi rispettiamo tutti. Se noi avessimo fatto una partita del genere in Germania, parlerebbero di calcio di vecchia epoca, catenaccio e ripartenze. Massimo rispetto: diciamo che noi siamo comunque dei buoni insegnanti. Stiamo cercando di andare avanti a livello calcistico e di proporre qualcosa di europeo, qualcosa che si tratta di dominare la partita, di fare impressioni importanti.

È innegabile che noi siamo insieme e non facciamo gol. Abbiamo avuto delle occasioni secondo me clamorose, dispiace. Però io non posso comunque dire qualcosa ai ragazzi per l’impegno e per lo spirito che ci hanno messo. Stiamo finendo un ciclo di sette partite, cercando di inventarci anche delle situazioni nuove.

Oggi hai trovato un’alternativa con Elmas nel ruolo di play maker. Come hai valutato questa soluzione? E come sta la squadra dal punto di vista degli infortuni?
“Oggi ho deciso che a un certo punto non l’abbiamo più rischiata, quindi abbiamo trovato un’alternativa in Elmas come play. Noa Lang, quando è entrato negli ultimi minuti, secondo me ha fatto bene. Bisogna andare avanti, bisogna continuare a lavorare. Tutti dobbiamo capire che è più difficile per i calciatori, per i terapisti, per i dottori, per me preparare partite ogni tre giorni. È più difficile per gli infortuni, ci sono tutte queste problematiche che penso comunque le stiamo affrontando nel migliore dei modi. Non parliamo di calciatori che oggi non ci sono, perché altrimenti avresti dovuto mettere anche Lukaku in mezzo. Non è giusto neanche nei confronti dei ragazzi: i ragazzi stanno facendo comunque molto bene, hanno assorbito la botta di De Bruyne. A livello numerico facciamo fatica, perché comunque già eravamo un po’ tirati a centrocampo; adesso senza De Bruyne dobbiamo comunque tirar fuori delle situazioni con Elmas. Anche Gilmour diventa importante in queste situazioni. Questa è la problematica che è ritornata dall’estate. Come ho detto, bisogna cercare di essere ambiziosi, ma si deve percorrere un cammino. Il percorso dice che comunque noi quest’anno dobbiamo affrontare una situazione nuova, non solo in campo, ma è ancora più importante a livello di gestione fuori dal campo. I calciatori non si allenano allo stesso modo, e bisogna essere bravi a gestirli bene sotto tutti i punti di vista: dal punto di vista medico, fisioterapico, di recupero.

Tornando sulla partita: il Napoli ha avuto tanto possesso palla ma con un ritmo un po’ blando. Non c’è stata quella voglia di infiammare il Maradona negli ultimi minuti come accaduto in altre occasioni. Cosa ne pensi?
“Guarda, io ascolto sempre con grande interesse quello che si è da dire. Io sinceramente penso che i ragazzi comunque abbiano dato tutto. Ho visto delle occasioni importanti, e inevitabilmente queste due partite se le sblocchi diventano un’altra partita per loro, diventano anche un’altra partita per noi. Nel secondo tempo ho visto un crescendo importante da parte nostra e occasioni da rete che comunque erano clamorose. Penso a quella di McTominay, penso a quella di Hölund: un gol che se tu fai finisce 3-0 e sarebbe stata una grandissima partita da parte del Napoli. Non li fai, però allo spirito dei ragazzi non posso dire niente. Il Maradona se deve infiammarsi, il Maradona ce la farà infiammare; questo è un importante inciso. Non ce la mettiamo tutta oppure ce la stiamo mettendo tutta? Ci riusciremo o non ci riusciremo. Ci sarà chi deve giudicare e prendere anche mentalmente delle decisioni. L’ambizione nostra è quella di crescere, di fare esperienza quest’anno, perché comunque stiamo affrontando una stagione con tanti impegni rispetto all’anno scorso. Puoi essere ambizioso quanto vuoi, ma la strada la devi percorrere: non c’è poco da fare”.


Scopri di più da Gazzetta di Napoli

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

Kyneticsocial agenzia web di Salerno specializzata nella gestione dei social network come Facebook, Instagram, Linkedin, acquista mi piace e follower italiani garantiti ed aumenta la visibilità dei tuoi social