Niente wild card, Clemente Russo non andrà alle Olimpiadi.

Il pugile azzurro e vice campione olimpico di boxe Clemente Russo in partenza dall'aeroporto di Fiumicino per l'Inghilterra per l'ultimo ritiro prima dei Mondiali Fiumicino 22 agosto 2019. Il due volte iridato nei dilettanti e vicecampione olimpico a Pechino 2008 e Londra 2012 è diretto al Training Camp Internazionale di Sheffield in vista dei Mondiali che si disputeranno a Ekaterinburg (Russia) dal 5 al 22 settembre. ANSA/TELENEWS

Adesso è ufficiale: Clemente Russo, uomo-simbolo della boxe olimpica italiana, non prenderà parte ai Giochi di Tokyo.

Non ha infatti ottenuto dalla commissione Cio che sovrintende al pugilato delle Olimpiadi (dopo che l’Aiba è stata commissariata) la wild card chiesta “sia dalla Fpi che dal Coni, in primis con il Presidente Malagò”, come riferisce una nota della federboxe, per meriti sportivi (Russo ha in bacheca due argenti olimpici e due ori mondiali).

Va anche ricordato che il ‘Tatanka’ nel torneo di qualificazione ai Giochi dell’anno scorso a Londra, poi sospeso per Covid, non aveva potuto salire sul ring a causa di un’indisposizione, ma è stato considerato comunque sconfitto ed eliminato.

Quindi gli è stata negata anche la possibilità di essere ripescato per il torneo di Parigi (l’ultimo utile, inizia il 4 giugno).

Così Russo non potrà stabilire il record assoluto per un pugile alle Olimpiadi di cinque partecipazioni.

“Non trovo le parole per descrivere le sensazioni che provo – il primo commento di Clemente Russo -, è un pugno dritto allo stomaco, di quelli che ti lasciano senza fiato. A un passo da Tokyo 2020, vedo sfumare la possibilità di poter partecipare al torneo di qualificazione. Non c’è una Wild Card a disposizione per l’Italia”. (ANSA).