50 Top Pizza, I Masanielli vince il derby casertano con Pepe In Grani.

The first stone oven where was cooked a Pizza Margherita at 'Giardino Torre del Bosco' in Capodimonte, Naples, 6 December 2017. ANSA / CIRO FUSCO

La pizza è un ‘affare’ di Caserta.
Per il quarto anno consecutivo la città campana e il suo hinterland si prendono lo scettro di miglior pizzeria d’Italia e del mondo secondo la classifica 50 Top Pizza 2020. Ma c’è tuttavia un colpo di scena, se l’anno scorso c’era stato un pari merito tra Pepe in Grani di Franco Pepe di Caiazzo (vincitore per tre volte) e I Masanielli di Francesco Martucci a Caserta, quest’anno

I Masanielli ha centrato il sorpasso prendendosi il podio più alto. Pepe in Grani scende di un gradino mentre al terzo posto si piazza I Tigli di Simone Padoan (San Bonifacio, Verona), il quale si aggiudica anche il premio speciale di pizzaiolo dell’anno.

Top Pizza 50 è la prima e più importante guida on-line di settore e stila la classifica delle migliori pizzeria in base alla qualità della proposta del cibo all’insieme dei servizi offerti al cliente.

La Campania resta la regione con il maggior numero di locali presenti in classifica, ben 16. A essere rappresentata è però quasi l’intera Penisola, dal Lazio, Lombardia e Toscana, a quota 6, il Veneto con 4, il Piemonte, la Sardegna e la Sicilia con due, infine Abruzzo, Basilicata, Emilia-Romagna, Liguria, Marche e Puglia con una.

Per quanto riguarda i premi speciali, tra questi quello di giovane pizzaiolo dell’anno andato a Gennaro Police dell’insegna ‘O Scugnizzo, di Arezzo, e quello di pizzeria novità del 2020, assegnato alla romana I Quintili, di Marco Quintili. Per la migliore proposta dei fritti Frumento ad Acireale e per la più buona frittatina di pasta Pizzeria 2.0 di Carlo Sammarco a Frattamaggiore (Napoli).

Il premio Pasticceria in Pizzeria va a Dry Milano, mentre la migliore pizza dolce è la Pizza Colada di Seu Pizza Illuminati, Roma. Il miglior servizio di sala è di Francesco & Salvatore Salvo, Napoli. Le migliori carte dei vini, delle birre e degli oli sono rispettivamente di: 50 Kalò di Ciro Salvo Pizzeria, Napoli Apogeo (Pietrasanta, Lucca), Giangi Pizza e Ricerca (Arielli, Chieti).

Sono stati inoltre assegnati i prestigiosi riconoscimenti internazionali per le top pizzerie in Giappone, Canada, Asia e Oceania. Tra i premiati, Pizzeria Braceria Cesari (Nagoya, Japan), Via Tevere Pizzeria Napoletana (Vancouver, Canada), CIAK – In The Kitchen (Hong Kong) e 400 Gradi (Brunswick, Australia) che ha anche avuto il premio per la Migliore Pizza Napoletana fuori dall’Italia. A causa del Covid quest’anno non è stato possibile stilare le classifiche delle migliori pizzerie di Usa, Sud America e Africa.

“Il mondo della pizza – hanno commentato Barbara Guerra, Luciano Pignataro e Albert Sapere, i tre curatori del progetto editoriale – si è dimostrato quello più reattivo di fronte alle difficoltà del momento. Nessuno ha rinunciato alla qualità e sono proseguiti gli investimenti. Ci teniamo poi a sottolineare l’ingresso di tanti giovani, sia in Italia che all’estero, a testimonianza di un settore vivo, ricco di passione e di competenze”. (ANSA).

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