Il Consorzio di Tutela del Provolone del Monaco Dop rilancia l’appello al ministro Bellanova

Fra i fatti che non hanno avuto (fino ad oggi) seguito, alle parole di esponenti del Governo Italiano dall’inizio del lockdown, ci sono sicuramente i provvedimenti che riguardano il comparto agroalimentare. Tutti ricordano il post del ministro Bellanova che a chiare lettere dichiarava: “Il cibo sano e di qualità per tutti deve essere punto prioritario nell’agenda di governo. Dobbiamo assumerci l’impegno di avere cura di tutti, di prendere sulle nostre spalle il peso sorretto da gambe più fragili, di non lasciare indietro nessuno”.

 

Belle parole ma è ora di passare all’azione. Così come non c’è stata ancora risposta all’appello lanciato dal Consorzio di Tutela del Provolone del Monaco Dop che attraverso il presidente Giosuè De Simone e il direttore Vincenzo Peretti avevano proposto l’idea di un “bonus liquidità prodotto stagionato”, per tutte le piccole-medie produzioni lattiero casearie bovine, ovine e caprine tipiche 100% italiane, a tutela di allevatori e produttori. Allo scopo di convogliare il latte degli allevatori in difficoltà nei caseifici aderenti al progetto “Bonus Stagionati”, che a loro volta lo avrebbero trasformato in prodotto stagionato. Il bonus, elargito dal Governo (liquidità per aziende) sarebbe servito ad acquistare i prodotti caseari stagionati, che a loro volta potevano essere utilizzati per la relativa distribuzione gratuita alle persone più bisognose.

Mentre tutto tace aumentano, in molte regioni del Sud, i litri di latte che alcune aziende preferiscono buttare via. Frenate da un prezzo che sta scendendo vertiginosamente. Per il latte vaccino ritirato si parla di scendere al di sotto dei trenta centesimi al litro.

Nonostante i “proclami” fatti dal Governo nazionale e dai diversi Governi regionali, nei fatti nessuna liquidità è arrivata sul conto corrente degli allevatori italiani.

“Non resta altro da fare –dichiarano De Simone e Peretti- che rinnovare l’appello ai responsabili del Governo richiamando la loro attenzione su di un comparto (ovino, bovino e caprino) che da sempre è stato vitale per l’economia e l’alimentazione di qualità degli italiani e che in un momento di grande difficoltà non sta ricevendo le giuste attenzioni”.

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