Villa Zagara: a Sorrento un ritorno al Grand Tour.

Villa Zagara è una splendida location nel cuore della cittadina di Sorrento, che diede i natali a Torquato Tasso. È uno dei luoghi che il Premio “Penisola Sorrentina” ha scelto per portare avanti il progetto “Grand Tour”, che punta al turismo culturale e alla promozione della Campania.

“Villa Zagara è un luogo autentico di bellezza e di cultura”, racconta Mario Esposito patron del Premio “Penisola Sorrentina”, che già nel 2020 ha fatto tappa nella splendida location per recuperare lo spirito del viaggio nella bellezza dietro il claim “Torna a Surriento”.

Abbiamo incontrato per una intervista la responsabile della Villa, Dorotea Apreda.

Villa Zagara è un luogo che incontra il mito e la storia.                                                                     

Omero nel viaggio di Ulisse indica Sorrento come terra delle Sirene. E dal nostro belvedere è possibile scorgere l’antico approdo di Marina Grande.  Agrippa, famoso generale romano che sconfisse Cleopatra e Antonio, fu anche un importante architetto che vanta la creazione, tra le tante costruzioni, del Pantheon romano. Secondo alcune leggende egli dimorò nei giardini di villa Zagara nell’estate del I secolo a.c. insieme alla sua seconda moglie Giulia, figlia di Cesare Ottaviano. È sua l’opera di costruzione del primo nympheum all’aperto, che attualmente corrisponde alla piscina di Villa Zagara. I giardini appartennero fin dal 1200 al monastero delle suore sotto la regola benedettina, grandi ricamatrici, col nome di monastero di San Giorgio forse per opera di Orsola Pappacarbone sorella del terzo Abate di Cava San Pietro Pappacarbone che radunava nobili donzelle che vivevano onestamente lontane da ogni fasto. Dopo la drammatica e feroce scorreria saracena del 1558 il monastero subì saccheggi e devastazioni e le suore che dimoravano nella struttura vennero fatte schiave.

Dal 1978, la villa è stata casa della famiglia Apreda.                                                                               

Dal 2018 Villa Zagara, sotto la cura della nostra famiglia Acampora-Apreda, guidata dalla forte passione per l’ospitalità nel rispetto delle tradizioni, ha subito una ristrutturazione sempre ancorata all’autenticità del passato. Da questo deriva il nome che la famiglia ha voluto dare alla villa: Villa Zagara. Secondo la mitologia i fiori di zagara venivano dati in dono alle dee per i loro riti matrimoniali. Zagara è il nome dei fiori di agrumi di cui all’interno di Villa Zagara sono, di fatto, presenti oltre 400 specie richiamando il nome  della villa.

Cosa significa, in un viaggio culturale e turistico, fare tappa a Villa Zagara?

Fare tappa qui significa arrivare come ospite e ripartire come un membro della famiglia e della nostra antica storia.