Appalti per lavori mai eseguiti al Cotugno, sequestro per equivalente di oltre 2 milioni

ospedale cotugnoMilitari del Nucleo Polizia Tributaria della G. di F. di Napoli hanno eseguito decreto di sequestro preventivo finalizzato alla contisca per equivalente fino alla concorrenza del valore di 2.251.409.04 € emesso dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Procura della Repubblica – Sezione Criminalità Economica, nei confronti di imprenditori e pubblici dipendenti, accusati di associazione per delinquere, truffa ai danni dell’Azienda Ospedaliera dei Colli “Monaldi-Cotugno-Cto”, falsità ideologica commessa dal pubblico uffìciale in atti pubblici e favoreggiamento.

I provvedimenti cautelari reali, con i quali sono stati in concreto sottoposti a sequestro preventivo nove immobili e saldi di conti correnti per un valore totale pari ad 1.834.009,44 €, sono stati emessi a conclusione di una complessa attività d’indagine, che ha accettato la falsità di sei gare d’appalto, indette dall’ex azienda ospedaliera “Cutugno”, illecitamcnte vinte da due società riconducibili al contesto associativo citato.

Le somme sono state interamente pagate con bonifico bancario dall’ente pubblico senza, tuttavia, che i relativi lavori pubblici fossero mai stati eseguiti.

Tra i numerosi indagati vi sono anche l’ex Direttore dell`Ufficio Tecnico (Unita Operativa Complessa Tecnico Manutentiva), che risulta tra i destinatari del provvedimento di sequestro preventivo, l’attuale Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera dei Colli “Monaldi-Cotugno-Cto”, che deve rispondere solamente dell’accusa di falso ed un dipendente dell`azienda ospedaliera in passato in servizio presso l’Unità Operativa Complessa Tecnico Manutentiva.

L’indagine è ulteriore sviluppo dalle attività investigative, che avevano portato all’esecuzione di sei ordinanze di misure cautelari personali, emesse dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Procura della Repubblica – Sezione Reati di Criminalità Economica, nei confronti di imprenditori e faccendieri accusati di associazione per delinquere finalizzata all`emissione di fatture per operazioni inesistenti e all’occultamento e distruzione di documentazione contabile ed il successivo sequestro tinalizzato alla confisca “per equivalente” di disponibilità linanziarie, beni mobili ed immobili per un valore totale di circa cinque milioni di Euro.

L’attività odierna. posta in essere dalla Procura della Repubblica e dalla Guardia di Finanza di Napoli. testimonia ulteriormente il peculiare ruolo nel contrasto agli illeciti economico-finanziari a tutela del bilancio nazionale e dell”Unione Europea.