Bagno di folla per il Papa a Scampia. “Siamo tutti napoletani. La mancanza di lavoro ruba la dignità. La corruzione puzza”.

Papa Francesco a Pompei“Siamo tutti napoletani. La mancanza di lavoro ruba la dignità. Un uomo deve avere la dignità di guadagnarsi il pane e portarlo a casa. La corruzione non è cristiana, puzza. San Gennaro vi assista ed interceda per voi.” Queste le parole di Papa Francesco a Scampia. Il Papa è arrivato a Scampia, prima tappa della sua visita a Napoli. E’ stato accolto dal cardinale del capoluogo campano, cardinale Crescenzio Sepe, e a bordo della papamobile, fra due ali di folla, sta raggiungendo la piazza Giovanni Paolo II per l’incontro con il quartiere.

La corruzione puzza, la società corrotta puzza e un cristiano che fa entrare dentro di sé la corruzione non è cristiano, puzza”. Lo ha detto papa Francesco nel suo discorso a Scampia. Riferendosi al passaggio sulla corruzione nell’intervento del presidente della Corte d’Appello di Napoli Antonio Bonaiuti, il Papa ha detto ‘a braccio’ che “Se noi chiudiamo la porta ai migranti, se noi togliamo il lavoro e la dignità alla gente, come si chiama questo? Si chiama corruzione e tutti noi abbiamo la possibilità di essere corrotti. Nessuno di noi può dire ‘io mai sarò corrotto’. No – ha proseguito -, è una tentazione, è uno scivolare verso gli affari facili, verso la delinquenza dei reati, verso la corruzione”. “Quanta corruzione c’è nel mondo – ha aggiunto il Pontefice -: è una parola brutta, perché una cosa corrotta è una cosa sporca. Se noi troviamo un animale che è corrotto è brutto, ma puzza (il Papa ha usato il termine gergale ‘spuzza’), la corruzione puzza e la società corrotta puzza, e un cristiano che fa entrare dentro di sé la corruzione non è cristiano, puzza”. Al termine del discorso, Bergoglio ha anche invitato a “andare avanti nella pulizia della propria anima, nella pulizia della città, nella pulizia della società, perché non ci sia quella puzza della corruzione”.

“Voi appartenete a un popolo dalla lunga storia, attraversata da vicende complesse e drammatiche. La vita a Napoli non è mai stata facile, però non è mai stata triste! E’ questa la vostra grande risorsa: la gioia, l’allegria”. Lo ha detto papa Francesco nel suo discorso in piazza Giovanni Paolo II, nel quartiere napoletano di Scampia. “Il cammino quotidiano in questa città, con le sue difficoltà e i suoi disagi e talvolta le sue dure prove – ha proseguito -, produce una cultura di vita che aiuta sempre a rialzarsi dopo ogni caduta, e a fare in modo che il male non abbia mai l’ultima parola”. “E’ la speranza, lo sapete bene, questo grande patrimonio, questa ‘leva dell’anima’, tanto preziosa, ma anche esposta ad assalti e ruberie”, ha aggiunto.

“Chi prende volontariamente la via del male ruba un pezzo di speranza. Guadagna qualcosa ma ruba la speranza. La ruba a sé stesso e a tutti, a tanta gente onesta e laboriosa, alla buona fama della città, alla sua economia”. Lo ha detto papa Francesco nel suo discorso in pizza Giovanni Paolo II, a Scampia.

Papa Francesco ha benedetto i fedeli, al termine del discorso tenuto nel quartiere napoletano di Scampia, con la frase in napoletano solitamente pronunciata dall’arcivescovo di Napoli, cardinale Crescenzio Sepe: “A Maronna v’accumpagne”, ha detto papa Francesco e la folla ha salutato con un lungo applauso.

Al suo arrivo in elicottero nel campo sportivo comunale di Scampia, proveniente da Pompei, papa Francesco è accolto dall’arcivescovo di Napoli, card. Crescenzio Sepe, dal presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, dal prefetto di Napoli, Gerarda Pantalone, e dal sindaco della Città, Luigi De Magistris. In auto, il Papa raggiunge Piazza Giovanni Paolo II dove incontra la popolazione del Rione Scampia e diverse categorie sociali in rappresentanza del mondo della cultura, della legalità, dei professionisti, del mondo del lavoro, degli emarginati e dei migranti. L’incontro si apre con l’indirizzo di saluto del Cardinal Sepe, quindi il sindaco consegna al Papa le chiavi della Città. Prendono poi la parola un immigrato della comunità delle Filippine; un lavoratore e il presidente della Corte d’Appello di Napoli, Antonio Bonaiuti.

Un selfie con il Papa e un abbraccio. Così decine di bambini in piazza Giovanni Paolo II a Scampia all’arrivo del Papa per la prima tappa della sua visita a Napoli. Francesco, prima di salire sul palco, è stato circondato affettuosamente da diversi ragazzi. Tanta l’emozione in piazza tra i fedeli, soprattutto quelli più vicini al papa. Durante il tragitto, papa Francesco ha fatto fermare la papamobile, ha abbracciato un bimbo malato e alla donna che lo teneva in braccio ha donato un rosario.

Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ha consegnato a Papa Francesco le chiavi della città. In Piazza Giovanni Paolo II, cuore del quartiere di Scampia dove inizia la visita in città del Pontefice, il primo cittadino ha consegnato, insieme con le chiavi, una pergamena commemorativa della giornata.

Caldoro,grande giornata per la Campania – “In attesa del Santo Padre. Una grande giornata per Napoli e la Campania. Preghiera e speranza”. Lo scrive su Twitter il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, che sta aspettando, l’arrivo di Papa Francesco a Scampia. (ANSA)