Il mese di maggio appena concluso ha fatto registrare una nuova forte crescita del numero di domande di mutuo presentate dalle famiglie italiane agli istituti di credito, con un +84,5% rispetto allo stesso mese del 2014 (valore ponderato, a parità di giorni lavorativi) che per altro già si caratterizzava per un segno positivo.
Di seguito sono riportate nel dettaglio le variazioni percentuali mensili relative alle domande di mutui (vere e proprie istruttorie formali, non semplici richieste di informazioni o preventivi online) raccolte dagli istituti di credito e contribuite in EURISC, il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF che raccoglie i dati relativi ad oltre 77 milioni di posizioni creditizie.
Le variazioni rispetto allo stesso mese dell’anno precedente sono indicate in valori ponderati, cioè al netto dell’effetto prodotto dal differente numero di giorni lavorativi.
DOMANDA DI MUTUI
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Var. % su anno precedente ponderata
(a parità di gg. lavorativi)
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Totale 2010 | 0,5% |
Totale 2011 | -19,4% |
Totale 2012 | -41,8% |
Totale 2013 | -3,6% |
Gennaio 2014 | +10,5% |
Febbraio 2014 | +8,4% |
Marzo 2014 | +10,0% |
Aprile 2014 | +12,6% |
Maggio 2014 | +6,6% |
Giugno 2014
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+12,9% |
Luglio 2014 | +18,1% |
Agosto 2014 | +14,7% |
Settembre 2014 | +14,7% |
Ottobre 2014 |
+22,1%
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Novembre 2014 | +21,1% |
Dicembre 2014 | +30,6% |
Totale 2014 | +15,0% |
Gennaio 2015 | +22,6% |
Febbraio 2015 |
+38,7%
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Marzo 2015 | +49,4% |
Aprile 2015 | +71,9% |
Maggio 2015 | +84,5% |
Con l’ulteriore forte incremento registrato nel mese di maggio si irrobustisce, dunque, il recupero verso i livelli pre-crisi tanto che il dato aggregato relativo ai primi cinque mesi del 2015 si è attestato a un significativo +54,2% rispetto al corrispondente periodo 2014.
Tuttavia non è ancora stato colmato del tutto il consistente gap accumulato durante la fase più dura della crisi, tanto che la seguente tabella mostra come, se rapportato agli anni compresi tra il 2011 e il 2009, il ritardo appaia ancora pesante, seppur in progressiva attenuazione.
DOMANDA DI MUTUI (numero di richieste) a parità di giorni lavorativi
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Var. % gennaio-maggio 2015 su gennaio-maggio 2014 | Var. % gennaio-maggio 2015 su gennaio-maggio 2013 | Var.% gennaio-maggio 2015 su gennaio-maggio 2012 | Var.% gennaio-maggio 2015 su gennaio-maggio 2011 | Var.% gennaio-maggio 2015 su gennaio-maggio 2010 | Var.% gennaio-maggio 2015 su gennaio-maggio 2009 |
Gennaio-maggio | +54,2% | +69,0% | +51,0% | -15,6% | -21,6% | -22,8% |
“L’andamento della domanda di mutui è riconducibile sia a condizioni di offerta più distese, anche in virtù di tassi applicati decisamente appetibili, sia alla contemporanea ripresa del mercato immobiliare, con un trend positivo delle compravendite incoraggiato da condizioni di vendita favorevoli – commenta Simone Capecchi, Direttore Sales & Marketing di CRIF -. Va tuttavia sottolineato come l’importo medio richiesto rimanga contenuto, sia in virtù di valori di acquisto più bassi rispetto al recente passato ma, soprattutto, in quanto ancora riflette elementi di prudenza da parte delle famiglie, che tendono a privilegiare soluzioni che pesino il meno possibile sul reddito disponibile”.
A questo riguardo, nel mese di maggio appena concluso l’importo medio richiesto si è attestato a 122.298 Euro, mantenendosi su un valore più basso rispetto al corrispondente mese dell’anno precedente (quando era risultato pari a 125.120 Euro) e ben distante dai 139.367 euro di maggio 2010, quando venne toccato il picco più alto degli ultimi 5 anni, relativamente al mese di maggio.
Anche in questo caso, il fatto che le famiglie si orientino prevalentemente su piani di rimborso lunghi va letto come la necessità di adottare soluzioni in cui la rata mensile incida nel modo più lieve possibile sul bilancio familiare.
Fino a 5 anni | 1,2% |
Da 5 a 10 anni | 10,9% |
Da 10 a 15 anni | 19,6% |
Da 15 a 20 anni | 24,0% |
Da 20 a 25 anni
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20,2% |
Da 25 a 30 anni | 22,1% |
Oltre 30 anni | 2,0% |
| 100% |