Dalla Seconda Università di Napoli uno studio su una pianta che uccide le cellule tumorali.

2015630192459dlDalla Seconda Università di Napoli una scoperta che alimenta la speranza, come la bella luce del sole che solitamente illumina la città: la novità riguarda la cura dei tumori, in particolare del cancro al cervello, grazie alle proprietà di una pianta che cresce nell’area mediterranea, la Ruta graveolens, capace di uccidere le cellule maligne del tumore.

Lo studio, pubblicato anche sulla rivista scientifica Plos One, dimostra che la pianta si rivela particolarmente funzionale contro il glioblastoma multiforme.

L’estratto della Ruta graveolens annienta le cellule del glioblastoma, risparmiando i neuroni non proliferanti, operando quindi una sorta di selezione, appunto come spiega Luca Colucci D’Amato, docente di Patologia generale del Dipartimento di Scienze e tecnologie ambientali biologiche della Sun, discriminando “fra le cellule cancerose e le cellule normali, uccidendo le prime e risparmiando le seconde”. Si tratta di una scoperta che potrà dimostrarsi preziosa nella lotta a una forma tumorale particolarmente aggressiva: a oggi, nonostante terapia chirurgica, chemio e radioterapia, solo circa il 5 per cento dei pazienti colpiti da glioblastoma multiforme, sopravvive.

La ricerca di cui si parla, coordinata da Luca Colucci D’Amato docente di Patologia generale della Sun, ha visto la partecipazione del Laboratorio di Botanica della Sun, oltre che di Farmacologia dell’Università di Genova, di Floriana Volpicelli fisiologa dell’Ateneo Federico II e di Marina Melone neurologa della Sun. Ulteriori esperimenti sono in corso.

“Le sostanze naturali – ha spiegato Claudia Ciniglia, docente di Botanica della Sun – rappresentano un’importante sorgente di nuove molecole con attività terapeutica in molte malattie, incluso il cancro. In particolare, Ruta graveolens è una pianta erbacea molto diffusa in Italia, della famiglia delle Rutacee cui appartengono anche i più noti agrumi”. La ruta comune (Ruta graveolens L.) è una pianta della famiglia delle Rutacee è comune in Italia a volte spontanea al disotto dei 1000 metri di altitudine. Pianta perenne a fusti ramificati, di 80 cm di altezza, presenta fiori gialli, con il fiore centrale pentamero e gli altri tetrameri. Il frutto è una capsula subglobosa. Predilige i terreni aridi e pietrosi. Tutta la pianta emana un odore gradevole, è molto velenosa e il suo uso come pianta officinale deve essere fatto sotto controllo medico. Il suo uso più famoso è quello di aromatizzare la grappa mettendone un piccolo rametto dentro una bottiglia piena di grappa e lasciandolo in loco. I semi insieme alle foglie di menta vengono usati per aromatizzare la carne di selvaggina. Una curiosità: il seme dei fiori nelle carte da gioco riproducono le foglie di ruta.

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