Deflazione, calano i prezzi della merce che rimane sugli scaffali.

spesa-7Il calo della domanda ha avuto come conseguenza un calo dei prezzi dei beni di largo consumo, specialmente in alcuni settori ed in alcune città.

La CGIA di Mestre ha elaborato i dati provenienti dall’ISTAT per fotografare un carrello della spesa che si sta svuotando.

L’articolo che regista il maggior calo di prezzo è il telefono cellulare, (-19%), seguono i servizi di rilegatura e gli acquisti di e-book (-18,4 per cento), il trasporto marittimo per vie d’acqua interne (-12,2 per cento), il gas (- 11,3 per cento), i servizi di telefonia mobile (-10,5 per cento), le patate (-10,4 per cento), gli apparecchi per la telefonia fissa (- 8,9 per cento) e le connessioni internet (- 8,6 per cento).

In calo anche i prezzi di frutta e verdura.

Inoltre secondo Nielse, un bene su due del paniere standard è in fase di deflazione, con un calo medio dell0 0,4% nel comparto alimentare nell’ultimo anno.

Il rischio che si corre è che si innesti una spirale che porti ad ulteriori contrazioni dei consumi.

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