Parte dalla Campania la sfida alla sostenibilità ambientale degli alberghi e della ristorazione a rifiuti zero, per implementare il turismo sostenibile in vista dell’Expo di Milano.
Consumi elettrici, gestione dei rifiuti e valorizzazione della green mobility, ecco alcuni dei segreti per risparmiare sui costi di gestione e divenire strutture ecosostenibili modello.
Con tre semplici soluzioni un albergo ha riduzione di costi di oltre il 50% sulle spese dei consumi energetici e il 30% sui costi dei rifiuti. Inoltre gli interventi eviterebbero l’emissione di circa 50.000 Kg/anno di CO2 in atmosfera.
Lo studio completo, realizzato da Anea (Agenzia Napoletana Energia e Ambiente) e basato su dati Enea, sarà presentato ad EnergyMed – la Mostra Convengo sulle Fonti Rinnovabili e l’Efficienza Energetica nel Mediterraneo in programma a Napoli (9-11 aprile) – nel corso del convegno dal titolo “La sfida ecosostenibile degli alberghi”, tenuto dall’associazione Una stella per l’Ambiente – Hotel/Ristoranti a rifiuti Zero.
Intanto il Comune di Napoli inserisce il salone EnergyMed nel programma delle iniziative da Napoli per Expo.
Alcune anticipazioni dello studio indicano che un albergo a 4 stelle medio (56 camere) ha una spesa annua di elettricità pari a 70.200 euro, ma grazie ad interventi su l’illuminazione, con sostituzione lampade tradizionali con quelle a led, sensori di rilevamento per l’accensione e multi prese intelligenti, per lo spegnimento degli stand-by di apparecchiature, possono portare un risparmio del 40% dei costi.
Aggiungendo interventi ai motori degli ascensori, con un innovativo sistema di controllo di riduzione del consumo nella fase di stand-by, il risparmio costi giunge al 45%. Ma il tetto risparmio sale ancora se si prende in considerazione la spesa di produzione per l’acqua calda, grazie a regolatori di portata (EBF) che sostituiscono gli attuali frangigetto, e quella del riscaldamento, con micro-cogeneratori, si raggiunge il 51.7% dell’abbattimento dei costi.
Discorso ancora più interessante quello dedicato ai rifiuti dove si potrebbe prendere esempio da quanto realizzato dal Tari di Sorrento che prevede una riduzione del 30% della tariffa dei rifiuti in favore degli esercizi di servizi che dimostrino interventi riduttivi di pretrattamento selettivo o qualitativo.
Installazione di dispenser per marmellate per la colazione e/o di acqua o sapone, con relativa riduzione al minimo di materiale monouso, è una delle strade percorribili illustrate nel progetto. Sempre secondo l’analisi condotta, il periodo di ritorno d’intervento, cioè il tempo per ammortizzare le spese sostenute è al massimo di 2 anni.
Il tutto per consentire alle strutture di maggior ricettività turistica di poter accogliere quel movimento di turismo sempre più attento all’eco sostenibilità, tanto che il progetto/studio prevede accordi con Comuni e Regione per la promozione del servizio di Car Sharing Elettriche o di mezzi pubblici a bassa emissione. Inoltre gli hotel potrebbero mettere a disposizione degli ospiti biciclette e e-bikes a pedalata assistita che consentano loro di potersi spostare sul territorio in modo autonomo e meno impattante per l’ambiente. (ANSA).