“Imparando con la Protezione Civile” è il progetto nato dalla sinergia tra il gruppo comunale di volontari di Protezione Civile e l’associazione di volontariato La Fenice.
Rivolto ai bambini frequentanti la quinta classe delle scuole elementari di Quarto Flegreo è finalizzato a far sviluppare loro il senso di responsabilità e di solidarietà e ad insegnare i comportamenti corretti da tenere in caso di rischio.
In tali frangenti, infatti, la paura, il panico sono, spesso, cattivi consiglieri e possono generare conseguenze negative peggiori dell’evento naturale che si è verificato (terremoto, alluvione). Conoscere alcune semplici regole, procedure è importante perché la Protezione Civile coinvolge tutta l’organizzazione dello Stato (centrale e periferica), l’intero sistema degli enti locali, la società civile attraverso le associazioni di volontariato ed anche la cittadinanza.
Costoro sentono spesso parlare, nei tg, sui giornali e su internet (anche in occasione di grandi manifestazioni), di questa struttura nazionale (nata nel 1982 dopo il terremoto in Irpinia) sotto la Presidenza del Consiglio dei Ministri, ma non conoscono la storia, ma soprattutto le funzioni che si sintetizzano nelle 4 parole: previsione, prevenzione, soccorso, ripristino.
Con l’ausilio di slides colorate, testuali e figurative, questi compiti sono stati esposti agli alunni dei plessi “Paolo Borsellino” e “Giovanni Falcone” del II Circolo Didattico che non hanno lesinato domande interessanti, pertinenti ai “relatori” che hanno fornito i richiesti approfondimenti, forti della loro preparazione, esperienza. “Crediamo che sia importante trasmettere ai più piccoli il concetto di Protezione Civile – affermano – E’ rilevante far capire il significato di quello che, come volontari, si può fare per il proprio territorio, in termini di riconoscimento e prevenzione dei vari rischi, e di come sia fondamentale affrontarli, nel giusto modo, per la sicurezza propria ed altrui. Informare su questi argomenti rientra tra le competenze dei gruppi di volontariato operanti regolarmente nel campo della protezione civile”.
Un sistema che è ramificato in tutte le regioni dove c’è una sala operativa unificata dotata di apparecchiature sofisticate.
A livello locale la massima autorità nel settore è il sindaco che è il primo responsabile dell’incolumità dei cittadini.
Un gradino sotto c’è l’ufficio comunale, il coordinatore che organizza l’attività dei volontari che operano gratuitamente collaborando, in caso di calamità, con le forze dell’ordine, gli operatori del soccorso alpino, della forestale, con i vigili del fuoco.
Il progetto proseguirà nelle prossime settimane affrontando le tematiche della sicurezza stradale, del primo soccorso e degli infortuni domestici.
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