Immigrazione, il Coisp: “Intervenire subito contro il bluff dei finti perseguitati.”.

franco-maccari-segretari-generale-coisp“Perseguitati e sfuggiti ad atroci sofferenze che, arrivati nei Paesi che li ospitano intraprendono uno stile di vita tutt’altro che in linea con il loro status di aspiranti rifugiati… Richiedenti asilo che asseriscono di fuggire da tragedie e pericoli gravissimi ma poi tornano nei rispettivi Paesi d’origine per alcuni periodi; presunti profughi che nei Paesi ospitanti la notte se ne vanno al night con i soldi altrui e, ubriachi, creano problemi di ordine pubblico; affamati fuggiti da guerre e carestie che gettano via il cibo offerto loro; disperati che raccontano di aver subito gravi violenze che poi, però, riservano aggressioni e proteste tutt’altro che pacifiche a chi li ospita; indifesi che denunciano gravi violazioni dei diritti e delle leggi nelle loro terre d’origine che, una volta arrivati altrove, non hanno alcuna remora a calpestare le regole dei Paesi ospitanti… Il bluff dei finti perseguitati è decisamente di dimensioni ben maggiori di quel che si crede ed è indispensabile che venga smascherato, arginato, neutralizzato, perché i sacrifici che comportano per i Paesi ospitanti, ed in particolare il lavoro che le Forze dell’Ordine devono fare per loro è reale, è concreto, è mastodontico, è mal pagato, è mal supportato, mal gestito”.

Così Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, dopo le continue notizie a proposito di situazioni che suggeriscono la “contraddittorietà” dell’atteggiamento di un gran numero di immigrati richiedenti asilo. I media hanno dato anzitutto grande risalto a notizie provenienti dalla Svizzera dove la stampa ed alcuni partiti politici hanno denunciato “il caso dei finti rifugiati eritrei”.

Protesta immigrati nel Napoletano, eseguiti alcuni fermiDiverse migliaia di persone provenienti dal Corno d’Africa che hanno ottenuto o fatto domanda per ottenere l’asilo politico, in base a condizioni che includono il rischio di persecuzioni o di minacce per l’incolumità fisica in ragione della propria appartenenza religiosa, politica, razziale, sociale o nazionale, e per i quali dunque la Svizzera vieta i viaggi in patria se non per motivi eccezionali, consentendo invece i viaggi verso Paesi terzi.

Dal 2011 ad oggi, secondo le cifre fornite dal Segretariato, ben 40.500 rifugiati e 9.500 richiedenti asilo o ammessi provvisoriamente sono stati autorizzati ad espatriare. Non viaggiano direttamente verso il Paese d’origine, ma passano attraverso altri Paesi europei. Per concedere loro il rimpatrio, però, le autorità eritree si fanno pagare. E le autorità consolari eritree a Roma hanno confermato che anche in Italia vi sono casi di questo genere. Ma campeggiano sui titoli dei giornali anche notizie come quelle provenienti da Andalo Valtellino, dove i Carabinieri hanno dovuto intervenire, chiamati dal gestore di un night, in quanto due immigrati, che avevano probabilmente alzato il gomito, hanno iniziato ad importunare gli altri clienti ed a disturbare il lavoro delle spogliarelliste”.

La notizia è emersa durante un’affollata riunione con addetti all’accoglienza, rappresentanti delle Forze dell’Ordine ed imprenditori del comparto alberghiero. Queste e tante altre notizie di comportamenti altamente problematici da parte di richiedenti asilo, che si registrano in tutta Italia e che sistematicamente richiedono l’intervento delle Forze dell’Ordine, hanno suscitato la nuova reazione del Sindacato Indipendente.

“E’ ora di dare un senso al gravoso impegno che rappresenta per l’Italia la gestione dei flussi migratori – conclude Maccari -, perché tutto ciò che viene investito in quel settore viene sottratto ad altri non meno bisognosi di interventi assolutamente doverosi verso i cittadini italiani che affrontano sofferenze enormi”.

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