L’Islam e la propaganda, secondo appuntamento con “I Saperi dell’Orientale”, mercoledì 18 a Palazzo du Mesnil (via Chiatamone).

orientale chiatamoneMercoledì 18 febbraio alle 20.00 presso la sede dell’Orientale di Palazzo Du Mesnil (via Chiatamone 62) si terrà il secondo appuntamento del ciclo «I saperi dell’Orientale» (appuntamento ogni mercoledì alle 20.00 fino all’8 aprile, sempre a Palazzo Du Mesnil), in questa seconda tornata dedicata all’Islam e alla propaganda, tema che sarà approfondito da Michele Bernardini, storico e filologo.

La conferenza intende approfondire il complesso rapporto esistente tra l’Islam e il proprio passato storico. Gran parte della propaganda realizzata da alcuni movimenti estremisti odierni  si basa infatti su una riduzione storica di eventi molto complessi: da un lato questa propaganda rinverdisce il “mito” del Califfato e semplifica profondamente i dati storici per esigenze legate all’immediatezza della comunicazione. Non mancano tuttavia i tentativi di ricostruire la storia sulla base della pur scarsa documentazione esistente, da parte di un Islam più moderato, ciò in sintonia in fondo con molti studi occidentali.

«Approfondiremo il tema della “da‘wa” (l’appello) dell’Islam classico, e l’ascesa di diversi movimenti di pensiero emersi anche dopo l’epoca califfale, in particolare quelli successivi alla conquista mongola di Baghdad nel 1258 e quelli sorti in reazione alle politiche coloniali dell’Occidente tra il XVIII e il XX secolo. Queste cicatrici hanno lasciato un solco profondo, cui spesso si è reagito, rispolverando un orgoglio etnico, religioso e politico profondamente venato dall’ideologia: in questo caso la ricostruzione della storia ha svolto una funzione di carattere identitario importante del quale bisogna tener conto» sottolinea Bernardini.

Senza voler esprimere alcun giudizio, la conferenza vuole stimolare una discussione non solo sui diversi modi di registrare e impiegare la storia, ma anche sulle profonde analogie che accomunano  oggi la propaganda nel mondo cristiano e in quello islamico, questo fino a mostrare alcune strategie comunicative dei giorni nostri che, attraverso la globalizzazione, fanno lo stesso uso degli strumenti di comunicazione di massa.

Di seguito, l’elenco completo dei prossimi appuntamenti:

25 febbraio, Agostino Cilardo: “Il jihad ed il Califfato islamico”
4 marzo, Carlo De Angelo: “La legge islamica (shari‘a) in Occidente”
11 marzo, Lea Nocera: “la Turchia tra laicismo e islam”
18 marzo, Natalia Tornesello: L’Iran e i suoi dilemmi”
25 marzo, Daniela Pioppi: “Caos in Medio Oriente: hic sunt leones?”
1 aprile, Antonia Soriente: “L’altro islam: l’Indonesia”
8 aprile, Ruth Hanau Santini: “Le sorprese della democrazia tunisina”

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