Napoli tra fede e repressione, quanto Sant'Antonio cacciò i francesi. Un convegno su Santa Fede e cena spettacolo giovedì 11 a San Lorenzo Maggiore.

C’è stato un tempo nel quale Sant’Antonio da Padova sostituì, ufficialmente per diciotto mesi, nella devozione popolare, San Gennaro, il Santo più amato e venerato dai Napoletani.

Questo avvenne nel 1799 quando l’Armata popolare della Santa Fede, capeggiata dal Cardinale Fabrizio Ruffo, riconquistò Napoli, mettendo fine all’episodio della Repubblica Partenopea, proprio il 13 giugno di quell’anno; giorno dedicato a Sant’Antonio da Padova.

La riconquista decretò la fine di un’epoca e lo “strappo” sanguinoso  tra la Casa Reale dei Borbone e le famiglie patrizie napoletane con la soppressione, qualche anno dopo dei “Sedili” che avevano amministrato Napoli ed il Regno per oltre ottocento anni consecutivamente.

Di quei tragici fatti se ne discute in un importante convegno, giovedì 11 giugno alle ore 19:30 nella eccezionale cornice della Sala Sisto V del Complesso Monumentale di San Lorenzo Maggiore, nell’ambito dei festeggiamenti in onore di Sant’Antonio da Padova. Relatori del convegno: “13 giugno 1799, Napoli tra fede e repressione, documenti ed immagini”, saranno i professori Gennaro De Crescenzo e Mariolina Spadaro.

Porteranno i saluti: Nino Daniele, Assessore alla Cultura del Comune di Napoli; Pierluigi Sanfelice di Bagnoli, delegato regionale del Sacro Ordine Costantiniano di San Giorgio; Roberto Fiore, in rappresentanza del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli; Fiore Marro, Presidente dei Comitati Due Sicilie ed il generale Antonio De Vita, Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri. Moderatrice Angela Battiloro, caporedattrice di DeArte.

E’ atteso il maestro Eugenio Bennato al quale l’Associazione I Sedili di Napoli e gli artigiani presepiali Enrico Napolitano ed Aldo Vucai, offriranno un artistico riconoscimento alla carriera.

Il convegno avrà un’introduzione di musiche sacre della Corale Giubileo e sarà aperto dai “padroni di casa”: i Frati Minori Conventuali, p. Emanuele Iovannella, Parroco della Basilica di San Lorenzo Maggiore e p. Eduardo Scognamiglio, Ministro Provinciale dell’Ordine francescano.

A seguire, nel suggestivo scenario del chiostro monumentale, la serata si concluderà con uno spettacolo di musica e teatro con la direzione artistica di Enzo Evangelista, Coordinatore del settore “nuove tendenze musicali”, dell’Associazione I Sedili di Napoli, dal titolo: “Sona carmagnola” che vedrà l’esibizione dei nuovi talenti giovanili napoletani: il cantautore Salvatore Viscovo, già noto come onVroad; l’affermato Mario Luongo, in arte Mc Mariotto; Alessandro Colmaier insieme a Raffele Bruno con il coinvolgente teatro di Delirio Creativo e si chiude con le danze ed i canti della tradizione popolare vesuviana con la famosa Paranza Terra e Tammorra  di Somma Vesuviana.

L’ingresso, libero, sarà consentito fino ad esaurimento posti. Nel corso dell’evento saranno raccolte offerte volontarie finalizzate al recupero ed al ripristino di alcuni locali interni al Complesso di San Lorenzo Maggiore, destinati al nuovo oratorio francescano.

Per maggiori informazioni e per il programma completo della Festa di Sant’Antonio al Centro Storico di Napoli: www.sedilidinapoli.com

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