Nuovo ritiro nelle Primarie del centrosinistra in Campania: dopo Gennaro Migliore del Pd lascia anche Nello Di Nardo, Idv, che ieri aveva detto di voler rimettere la propria candidatura nelle mani del partito.”Non partecipo a guerra tra bande”, ha tuonato l’esponente dell’Idv:
Oggi Di Nardo ufficializza il passo indietro e convoca una conferenza stampa in contemporanea con quella che il segretario regionale del Pd, Assunta Tartaglione, annuncia con i tre candidati ancora in campo: i dem Andrea Cozzolino e Vincenzo De Luca e il socialista Marco Di Lello.
Gennaro Migliore motiva così la sua rinuncia in una lettera aperta spiegando che “non ci sono più le condizioni”. Scrive Migliore: “Ho deciso di non partecipare alle primarie di domenica prossima. La mia scelta di scendere in campo, dopo essere stato indicato da un ampio schieramento del Pd come candidato unitario, nasceva dalla profonda fiducia in questo istituto della democrazia. E dalla speranza di poter rappresentare una candidatura di rinnovamento per il governo della regione. Nella situazione attuale, entrambe le condizioni sono venute meno”.
“Rischio brogli concreto”, ha dichiarato infine il socialista Marco Di Lello al Corriere del Mezzogiorno.
Campania al voto tra veleni e polemiche
Dopo quattro rinvii le primarie del centrosinistra in Campania si terranno davvero. 606 seggi saranno aperti sul territorio regionale domenica 1 marzo dalle 8 alle 20, con la presenza di oltre 3600 volontari. I risultati sono attesi ”nel corso della notte”, dicono fonti del Pd. Tre i candidati rimasti in corsa, dopo l’ abbandono di Gennaro Migliore e quello, maturato nel corso della notte, di Nello Di Nardo: l’ ex sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, l’ eurodeputato Andrea Cozzolino, ed il socialista Marco Di Lello. “Si vota in un clima avvelenato, effetto di una strategia delle tensione alimentata da autorevoli esponenti del nostro partito – ha ammesso il segretario regionale del Pd Campano, Assunta Tartaglione in una conferenza stampa – siamo consapevoli che le primarie debbono essere rimodulate e riformate, ma vogliamo lasciarci le polemiche alle spalle e puntiamo a fare del voto di domenica una festa di partecipazione democratica”. All’ incontro con la stampa non si è presentato De Luca, che in una lettera, ha parlato di “impegni concordati precedentemente” ed ha fatto appello ad “etica, correttezza, e rispetto delle regole”.