Rai, Monica Maggioni designata presidente, sarebbe gradita a PD e FI, non al M5S.

Rai: 12/mo rapporto CensisMonica Maggioni è stata designata per la carica di Presidente della Rai. L’assemblea degli azionisti della Rai riunita oggi in viale Mazzini ha indicato per il suo nome per il nuovo Consiglio di Amministrazione designandola per la carica di presidente. L’altro componente indicato dagli azionisti per il cda è Marco Fortis. A questo punto il cda, di 9 componenti, è completo ma resta il nodo della validità giuridica di tre dei sette componenti eletti ieri dalla vigilanza.

E’ prevista questa sera alle 20, secondo quanto apprende l’ANSA, la prima riunione del nuovo consiglio di amministrazione Rai. Alle 21 si svolgerà poi la seduta della Commissione di Vigilanza per esprimere il parere sul presidente, Monica Maggioni. La convocazione della bicamerale non è però ancora ufficiale.

“E’ un bel cda – ha sottolineato Matteo Renzi in una conferenza stampa. Si tratta, ha sottolineato il premier, infatti, di persone che vengono da esperienze come quella “giornalistica e televisiva”. Insomma, spiega, “esperti della comunicazione, anziché astrofisici”. della Rai sarà indicata come presidente e un autorevole professore di economia, Fortis, nel consiglio di amministrazione”.

Sul nome della Maggioni c’è il no del Movimento cinque stelle. “No alla Maggioni presidente del Cda. Non può garantire indipendenza e lontananza da conflitti d’interesse “. Lo scrive su Twitter Carlo Sibilia, membro del direttorio del M5S in merito alla designazione di Monica Maggioni come presidente della Rai.

Il nodo dei nuovi consiglieri – “C’è un problema nella nomina di Carlo Freccero nel Cda Rai. E anche per Guelfo Guelfi e forse Giancarlo Mazzuca, tre dei sette consiglieri d’amministrazione della Rai nominati ieri dalla commissione di Vigilanza”. E’ quanto scrive l’Unità sul suo sito Internet, spiegando che “secondo la legge un lavoratore in pensione non può assumere incarichi nelle società controllate dallo Stato. La via d’uscita, secondo una norma della legge Madia approvata ieri che è meno rigida di una precedente disposizione, sta nella gratuità dell’incarico che si può svolgere solo per un anno. Pertanto, la situazione un po’ paradossale che si potrebbe determinare è quella di un pezzo del Cda Rai “a tempo determinato” e “più economico” del previsto. Il quotidiano cita la circolare del ministro per la Semplificazione e la pubblica amministrazione del 4 dicembre 2014 emanata per chiarire la portata dell’art. 6 del Dl n. 90/2014 convertito nella Legge n. 114/2014 che ha introdotto nuove disposizioni in materia di “incarichi dirigenziali a soggetti in quiescenza”. Il divieto – si legge nella circolare – scatta dal 24 giugno 2014 e “riguarda gli incarichi di studio e di consulenza, incarichi dirigenziali o direttivi, cariche di governo nelle amministrative e negli enti e società controllati. Il divieto di conferimento incarichi a soggetti in quiescenza di incarichi e cariche, riguarda tutti i ruoli rilevanti al vertice delle amministrazioni”.

Freccero, per dispetto a Renzi pronto a lavorare gratis  – “Non solo gratis, pur di fare un dispetto a Renzi lavorerei anche in catene” dice all’ANSA Carlo Freccero commentando il nodo legislativo per cui alcuni dei sette consiglieri d’amministrazione della Rai nominati ieri, essendo pensionati, non potrebbero assumere incarichi nelle società controllate dallo Stato a meno che non lo facciano, secondo una norma della legge Madia approvata ieri, gratuitamente e solo per un anno. “Sono pronto al sacrificio, anche frustato oltre che gratis. Insomma lavorerò gratuitamente e in più a qualunque condizione, nello spirito del Movimento 5 Stelle e dei compagni di antica memoria – aggiunge Freccero – con il gusto di fare un dispiacere alla Madia e al premier”.

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