Spending review sulla sanità per diminuire le tasse. Lorenzin: non saranno tagli lineari.

01-spesa regioni.EPSSpunta un contributo dalla sanità per ridurre le tasse. “Nella prossima legge di stabilità non è previsto nessun taglio lineare alla sanità ma solo un efficientamento del sistema, che produrrà risorse da destinare al miglioramento dei servizi, anche se una parte potrebbe essere usata per il taglio delle tasse“, afferma all’ANSA il ministro della Salute Beatrice Lorenzin commentando l’intervista a Repubblica del commissario alla revisione della spesa Yoram Gutgeld.

“Nell’intervista – sottolinea il ministro Lorenzin – bisogna discernere il contenuto dal titolo. Il commissario, in realtà, declina tutte le misure contenute nel Patto della Salute, e non posso che esserne contenta. Gli interventi che definisce sono tutti in base ai contenuti del Patto, dalla maggiore efficienza e produttività delle strutture e della medicina territoriale alla lotta alla medicina difensiva e alla trasparenza dei dati. Io ho sempre detto che in questo modo si possono ricavare più di dieci miliardi senza ricorrere a tagli lineari”. “Io mi batto perché le risorse rimangano nel sistema – sottolinea Lorenzin – poi si possono inquadrare nell’andamento della finanza pubblica, se si riducono le tasse è evidente che questo è un beneficio di tutti. Una parte potrà andare nel ridurre le tasse ma il resto va a personale, ricerca e nuove tecnologie, e in generale a migliorare i servizi. Ricordo che nello scorso Patto eravamo riusciti a lasciare le risorse per il Fondo Sanitario Nazionale ma le Regioni hanno deciso di tagliare”. Nella legge di stabilità, ribadisce il ministro, non ci dovrebbero essere ‘sorprese’. “Mi aspetto la possibilità di inserire norme che ci permettano di attuare questo programma di riforma – sottolinea -. Nella sanità non c’è più spazio per i tagli lineari, ma restano grandissimi margini di efficientamento del sistema. Rendere il sistema più efficiente migliora la qualità del servizio, mentre servizi inefficienti producono grandi danni per i cittadini”.

Gutgeld, piano per sanità, basta ospedali in rosso  – “Abbiamo ospedali gestisti bene ed altri meno bene con squilibri nella gestione economica di decine di milioni. Noi crediamo che sia giusto prevedere che questi ospedali facciano uno sforzo per equilibrare la gestione economica nell’arco di un determinato numero di anni”. A dirlo è il commissario alla revisione della spesa e parlamentare Pd Yoram Gutgeld, che intervistato da Repubblica conferma anche che l’obiettivo della spending review resti tagliare 10 miliardi.

L’ipotesi di sanzioni per gli ospedali che non risolvono gli squilibri? “I meccanismi dovranno essere concordati con la conferenza Stato-Regioni. Sarà un processo progressivo”. Spiega come sotto la lente della spending review ci siano anche “differenze importanti tra Regioni e all’interno di singole regioni nelle prescrizioni di esami clinici. Uno dei motivi è la cosiddetta ‘medicina difensiva’, esami prescritti per non incorrere nel rischio di cause legali dei pazienti”. “Su questo fronte c’è già un lavoro del ministero per risolvere questo problema che vorremmo accelerare”. Per la diagnostica, dice il commissario, “ragioneremo insieme alla Conferenza Stato-Regioni su obiettivi specifici utilizzando soglie di riferimento”. Esclude che con queste misure sulla sanità ci sia il rischio di disagio sociale, “anzi – assicura Gutgeld – questo nuovo approccio per rendere le strutture più efficienti porterà nel tempo non solo un risparmio ma un miglior livello di servizio”. Poi, continua il commissario, “c’è la questione degli acquisti”. “E’ una vecchia storia, ma ora la risolviamo. Le stazioni appaltati da giovedì scorso sono una trentina”. “Da settembre lavoreremo sul calendario delle gare nazionali e regionali a partire dal gennaio 2016”. “L’idea”, continua Gutgeld riferendosi alla spending review, “è quella di dare servizi di maggiore qualità non di fare macelleria sociale”.