Stabile, chiusura con due appuntamenti al San Ferdinando ed al Chiostro di Santa Maria del Purgatorio.

image002Con l’avanprogramma di giugno dell’anteprima de La signorina Giulia con la regia di Cristián Plana, il 20 e 21 giugno al Teatro San Ferdinando, e il nuovo allestimento di Opera Pezzentella, anime scellate dalla faccia sporca di Mimmo Borrelli, dal 25 al 28 giugno al Complesso Museale della Chiesa di Santa Maria del Purgatorio ad Arco, lo Stabile di Napoli diretto da Luca De Fusco saluta la sua prima Stagione di Teatro Nazionale.

E lo fa con due appuntamenti che vedono protagonisti due acclamati nomi della scena contemporanea, quali il 35enne regista Cristián Plana e il 36enne autore, attore e regista Mimmo Borrelli. Cristián Plana, su invito dello Stabile, affronta La signorina Giulia di Strindberg, da lui già diretto con successo in Cile, con un nuovo allestimento italiano interpretato da un trio di attori straordinari come Giovanna Di RausoMassimiliano Gallo e Autilia Ranieri.

Per la sensibilità dei temi e il drammatico epilogo l’atto unico fu accolto al suo debutto nel 1889 con profonda indignazione, suscitando scandalo nell’ambiente puritano dell’epoca. La versione che propone Plana è una lettura fedele della tragedia strindberghiana, restituita dal punto di vista estetico e drammaturgico di “una regia audace e contemporanea”, dal ritmo intenso e dai toni distinti, dove a emergere è la natura “irriducibile, bellica e ripetitiva” del desiderio e della sua legge, che muove e indirizza il corso delle vicende della storia. Prodotto da Teatro Stabile di Napoli e Fundacion Festival Santiago a Mil (Cile), dopo l’anteprima di giugno lo spettacolo sarà in Stagione al Teatro Mercadante dal 13 al 31 gennaio 2016.

Di Mimmo Borrelli – che per lo Stabile della sua città ha firmato titoli come ‘Nzularchia‘A SciavecaLa madre. ‘I figlie so’ piezze ‘i sfaccimma, centrali del suo percorso di autore e drammaturgo, oggi tra i più autorevoli e considerati in Italia – andrà in scena da giovedi 25 a domenica 28 giugno al Complesso Museale della Chiesa di Santa Maria del Purgatorio ad Arco, dove debuttò nel 2014, Opera PezzentellaAnime scellate dalla faccia sporcacreazionesite specific di cui è autore, regista e anche interprete.

Una sorta di laica processione intorno alle anime derelitte, le famigerate capuzzelle del culto popolare, che si fa rivisitazione della Commediadantesca e originalissima declinazione degli umani vizi capitali. Uno spettacolo imperdibile dove il lirismo, l’inquietudine e la visionarietà del teatro di Mimmo Borrelli sono restituiti in tutta la loro potenza e fascinazione. Due spettacoli rappresentativi delle linee di programma della nuova Stagione dello Stabile/Teatro Nazionale, la cui apertura ufficiale è prevista il 28 ottobre 2015 con il debutto nazionale al Mercadante del capolavoro di Giuseppe Patroni Griffi In memoria di una signora amica, interpretato da Fulvia Carotenuto, Valentina Curatoli, Mascia Musy, Antonella Stefanucci, Tonino Taiuti, Imma Villa, con la regia di Francesco Saponaro.

Una Stagione che accoglie messe in scena di testi, perlopiù inediti, di autori contemporanei come Valeria Parrella (Dalla parte di Zeno), con la regia di Andrea Renzi; Antonio Pascale (Lostland), diretto e interpretato da Mauro Gioia; Ruggero Cappuccio (Spaccanapoli Times); Fortunato Calvino (La reggente), con la regia di Stefano Incerti; Felice Panico (The Open Game); Giovanni Meola (Il giorno della laurea); Fabrizio Bancale (Quell’ultima parata); insieme a classici come Orestea di Eschilo, messo in scena da Luca De Fusco, Medea di Euripide, con la regia di Gabriele Lavia,Filumena Marturano di Eduardo, diretto e interpretato da Nello Mascia, Il bugiardo di Goldoni, diretto da Alfredo Arias, Re Lear di Shakespeare, con la regia di Giuseppe Dipasquale, Giorni felicidi Beckett, firmato da Lluis Pasqual, accompagnati da rivisitazioni e riscritture di altrettanti capolavori, a partire dal Sogno shakespeariano secondo Ruggero Cappuccio, con la regia di Claudio Di Palma, al Pigmalione di Shaw nella traduzione di Manlio Santanelli e la regia di Benedetto Sicca, a Casa di bambola di Ibsen affidato alla penna di Raffaele La Capria con la regia di Claudio Di Palma, al Candide di Mark Ravenhill con la regia di Fabrizio Arcuri, al goldoniano Gli innamorati su drammaturgia di Vitaliano Trevisan e la regia di Andrée Ruth Shammah.

Massimo Cibelli