Le Storie di animali terrestri presentate venerdì 3 a La Feltrinelli Village di Afragola.

In-bilico-Storie-di-animali-terrestri-AAVV-Musicaos-Editore-Fablet01Venerdì 3 Luglio 2015, alle ore 19.00, presso La Feltrinelli Village di Afragola (Via Santa Maria Nova), verrà presentata per la prima volta in Campania “In bilico. Storie di animali terrestri” (Nuovi racconti italiani), la raccolta di racconti edita di recente da Musicaos Editore, editore pugliese con sede nel Salento. Saranno presenti, in occasione di questa ‘prima’, due autori presenti nella raccolta, Paolo Merenda e Luigi De Gregorio.  “In bilico. Storie di animali terrestri” contiene dodici racconti inediti, scritti da Paolo Colavero, Gianluca Conte, Luigi De Gregorio, Marco Goi, Belisario Laveneziana, Angela Leucci, Valentina Luberto, Paolo Merenda, Antonio Montefusco, Annarita Pavone, Marina Piconese.

Questi nuovi racconti italiani, scritti da autori nati tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta, descrivono la realtà del nostro paese, tra speranze, desideri, tra crisi del lavoro e volontà di cambiamento, in cerca di un nuovo possibile destino.

“In bilico. Storie di animali terrestri”, come recita il titolo della raccolta, offre punti di vista inediti e del tutto imprevisti sul nostro tempo, dal lavoro al precariato, passando per la tematica dell’immigrazione e toccando alcuni episodi della cronaca giudiziaria recente. Un libro che da voce a un nutrito gruppo di narratori meridionali che, per esperienza e vissuto, sono a metà – in bilico appunto – tra le proprie radici e l’aspirazione al cosmopolitismo. Una fotografia veritiera di ciò che è oggi il mettersi a narrare per chi è nato tra gli anni ‘70 e gli anni ‘80.

Il libro può essere ordinato in tutte le librerie, o acquistato online, negli store digitali, in formato cartaceo o ebook.

“In bilico. Storie di animali terrestri”, Musicaos Editore,

€10, pp. 130, ISBN 9788899315016

Info:

http://www.musicaos.org

info@musicaos.it

http://musicaos.org/in-bilico-storie-di-animali-terrestri-fablet-01/

I RACCONTI.

“Cicchetto e l’Equilibrista Felice” è il racconto che apre la raccolta. Marina Piconese ci fa conoscere la realtà di una famiglia, quella di Felice e Paola, all’apparenza normalissima, ma in cui accadono episodi al limite del surreale. Cosa vuol dire vivere la contemporaneità, se non essere sempre in equilibrio su un filo sospeso a mezz’aria?

“Sarah”, di Marco Goi, riporta alla mente la vicenda di una ragazzina del Sud, brutalmente assassinata nell’agosto di qualche anno fa; e costruisce la storia ponendo l’attenzione sul tritacarne mediatico che accompagnò il tragico evento; unʼesasperazione del famoso quarto d’ora di notorietà, che Goi racconta con ironia, nonostante la gravità della materia.

Cʼè qualcosa di peggiore dellʼattesa? Forse no, Angela Leucci, nel suo racconto “L’attesa”, ce ne dà conferma, soprattutto se l’attesa in questione è legata al corso della giustizia; perché, quando si ha a che fare con la dea bendata, tutto si può tingere di incertezza, fino a ritrovarsi nella più kafkiana delle situazioni.

“Il cielo in un bicchiere” di Belisario Laveneziana è la storia di una separazione, cruda, terribile, tra una madre e un figlio. Un addio nato per caso, un giorno in cui il figlio precipitò in un abisso sconosciuto. Ma è anche la storia di una ricongiunzione, forse insperata, eppure possibile, perché il legame esistente tra una madre e un figlio rimane uno dei più forti, in ogni spazio e in ogni tempo.

Può uno scherzo trasformarsi in tragedia? Sì, alle volte può accadere. Ce lo dice, con un linguaggio schietto e tagliente, Valentina Luberto, che in “Un verde così acido da far diventar viola d’invidia anche Picasso” spinge al parossismo una burla: è proprio vero, il male può essere banale, e mortale, al di là delle intenzioni di chi lo fa.

Il precariato, come nuova dimensione dell’esistenza umana, è l’asse intorno al quale ruotano le vicende di “L’altro Sud” di Gianluca Conte. Tutto è precario: il lavoro, la politica, l’economia, i rapporti interpersonali, il senso civico; le uniche cose che sembrano restare sono la rassegnazione e l’adeguamento alla corrente; ma a ben guardare, non tutto è perso.

Nella magica, artistica e multietnica atmosfera della capitale francese, Antonio Montefusco tesse la trama del suo “Parigi sotto la pioggia di fuoco”, spruzzandola con dosi di humour e autoironia che, data la precarietà del mondo del lavoro, aiuta a non far perdere il coraggio a chi, come il protagonista, ha cercato fortuna lontano dal paese natale.

Con “Prede”, di Paolo Merenda, la raccolta si tinge di giallo. In questo racconto l’ispettore Sangiorgio, dovrà fare luce sulla scomparsa di due ragazzi. Una storia da scoprire, indizio dopo indizio, in cui tutti gli elementi sono tessere di un mosaico da comporre minuziosamente; una storia in cui si pone l’accento su problematiche riguardanti la società, come quelle legate all’uso improprio dei social network.

Come in un inarrestabile flusso di coscienza, “Rafting”, di Luigi De Gregorio, ci fa chiedere: qual è la vera normalità? E cosa significa essere normale? Che differenza c’è tra normalità e anormalità? Sono domande che, leggendo questa storia, catturano prepotentemente la nostra attenzione. E ancora: identità, apparenza ed essenza, magia e imprevedibilità della scrittura, dello scrivente, del raccontare. Un racconto da leggere tutto d’un fiato.

ʻUna vita da precarioʼ, potremmo provocare, piegando all’ironia un refrain di Luciano Ligabue. La precarietà è ciò che si fissa in mente come un ritornello leggendo “La terrazza di asfalto” di Annarita Pavone. L’eterna storia dell’emigrante, costretto in un modo o nell’altro a fare i bagagli e a cercare fortuna ad anni luce da casa propria. Quasi un destino che si ripete beffardo: se non hai lavoro non hai dignità, dunque non hai altra scelta se non quella di andare via.

“La strada da dentro” di Paolo Colavero è un viaggio all’interno delle nostre paure di “bravi cittadini”, dove un bar diviene il centro nevralgico di una città tentacolare, dove la violenza e l’insicurezza sociale sono il pane quotidiano dei quartieri. Con brevi ma precise pennellate l’autore ci mette in mezzo a una vita colma di tensioni, di curiose nevrosi, ma anche di ordinaria routine, come dire: eccovi servita la realtà.

Con “Vertigine da tacco a spillo”, ancora Paolo Colavero, torna a quella sensazione di indefinita angoscia, che accompagna tutti i momenti di vite vissute in bilico, come recita il titolo di questa raccolta, ma anche sospese in qualche forma di animalità, dove tutto, comprese le nostre esistenze, appare surreale, indecifrabile, inattuale.

“In bilico. Storie di animali terrestri”, Musicaos Editore,

€10, pp. 130, ISBN 9788899315016

Info:

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info@musicaos.it

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