Scuola di Ecodesign alla FoQus

ALLA FOQUS L’INAUGURAZIONE DELLA SCUOLA DI ECODESIGN PER LE PRODUZIONI CULTURALI PROMOSSA DAL CONSORZIO FORMA E FINANZIATA DAL MINISTERO DELLA CULTURA.

La SCUOLA NAPOLETANA di ECODESIGN offre formazione di eccellenza gratuita per la transizione ecologica degli operatori culturali. L’iniziativa nasce su impulso del Consorzo FORMA, rinomato ente di formazione professionale ed è finanziata dal Ministero della Cultura, con fondi Next Generation EU “LA SCUOLA DI ECODESIGN DI NAPOLI, È IL PRIMO ESEMPIO DI STRUTTURA DI FORMAZIONE SPECIALISTICA RIVOLTA AI PROTAGONISTI DELLA FILIERA PRODUTTIVA CULTURALE E CREATIVA ITALIANA.” dichiara Armando Mauro, presidente di FORMA e direttore della neonata Scuola. Coinvolti nei programmi didattici della Scuola docenti delle Università Vanvitelli e Federico II, dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, dellENEA di Portici, dell’ARPA Campania, dei musei napoletani, oltre a imprenditori e professionisti di settore. “PORTEREMO ALLA FILIERA CULTURALE E CREATIVA L’ENORME BAGAGLIO DI COMPETENZE SUL DESIGN INDUSTRIALE, SULLE PRATICHE DI ECONOMIA CIRCOLARE E SULLE STRATEGIE DI COMUNICAZIONE SVILUPPATE IN DECENNI NEL MONDO DELLE IMPRESE E DELLE PROFESSIONI, NEI LABORATORI DI RICERCA APPLICATA E NELLE UNIVERSITÀ CAMPANE.” Si parte l’8 maggio presso la Fondazione FOQUS Quartieri Spagnoli con il primo Corso di PROGETTAZIONE GREEN DEGLI EVENTI CULTURALI, un settore di attività di eccellenza in Italia, che, troppo spesso, non rispetta le direttive europee e le normative tecniche del Ministeri competenti (Cultura e Ambiente). Oltre 200 le iscrizioni pervenute da tutte le regioni d’Italia da organizzazioni di produzione culturale e da professionisti del settore. Un secondo corso gratuito di Eco-progettazione si svolgerà a partire dal 9 settembre, le iscrizioni saranno aperte fino al 30 agosto. Le lezioni possono essere seguite presso l’aula della Fondazione FOQUS oppure in streaming online mediante account dedicato fornito dalla Scuola. IN UN MONDO CHE SEMBRA INGABBIATO IN PRATICHE INSOSTENIBILI, CHE DIFFONDONO MALATTIE E DISAGIO E AGGREDISCONO L’AMBIENTE NATURALE, CHI PRODUCE CULTURA HA LA RESPONSABILITÀ DI COMPRENDERE COME FARE AFFINCHÉ LA PROPRIA ATTIVITÀ CONTRIBUISCA, IN POSITIVO, ALLA SALVAGUARDIA DELLE RISORSE NATURALI, E GARANTISCA UN FUTURO MIGLIORE A CHI VERRÀ DOPO DI NOI.” Conclude Armando Mauro