Titti Petrucci Imprenditrice, Stylist and much more si racconta.

Targago è il nuovo servizio di Autostrade per l’Italia, potrai pagare i pedaggi sulla Tangenziale di Napoli tramite lettura della targa, passando nell’apposita corsia gialla al casello.

Titti Petrucci è una donna poliedrica: imprenditrice, stylist e consultant, agent e docente in ambito fashion, originaria di Napoli, città da sempre universalmente rinomata per la sua vocazione per creatività e bellezza. Lo Studio Petrucci nasce nel lontano 1980, dalla sua innata passione per la moda. Nonostante provenisse da genitori non appartenenti al settore, padre penalista e madre insegnante di lettere. La passione e il caso la spinsero giovanissima, non ancora quindicenne, a lavorare come indossatrice in tutta Europa per prestigiosi brand, pur proseguendo gli studi. Non soddisfatta delle sole passerelle, ancora giovanissima e sollecitata da una grande azienda di Carpi per la quale aveva sfilato in Europa ed Italia, conobbe quella che sarebbe diventata la sua clientela e passò dall’altra parte intraprendendo il ruolo di agente e distributrice di brand d’avanguardia di quegli anni.

Decise poi di conseguire titoli nell’ambito del marketing dedicandosi del tutto allo studio della Moda dalla nascita, all’evoluzione e poi all’industrializzazione, a iniziare dall’alta moda romana e parigina ed i suoi esponenti. Nel giro di pochi anni Titti Petrucci aprì tre importanti showroom: il primo a Napoli, poi Roma e infine Bari, diventando il punto di riferimento di grandi boutiques del centro e sud Italia.

Nel tempo si dedicò personalmente all’apertura di tante boutiques Jossa, che divennero una straordinaria realtà internazionale nella città di Napoli.

Targago è il nuovo servizio di Autostrade per l’Italia, potrai pagare i pedaggi sulla Tangenziale di Napoli tramite lettura della targa, passando nell’apposita corsia gialla al casello.

Nel frattempo la sua figura professionale andava evolvendo al passo con i tempi verso cambiamenti silentemente già in atto, divenne: “uomo prodotto” una nuova figura, ossia colui che fa da intermediario tra l’arte dello stilista e la commerciabilità del prodotto. Decise così di lanciare produzioni sue ed un profumo.
Tra le sue molteplici attività spicca la PSICOPARIS nata dall’ispirazione portata da una notte parigina. Il “progetto”, pur risalendo agli anni 90′, prende vita solo qualche anno fa, quando Titti sente l’esigenza di entrare nel mercato con un brand suo: un bambino da nutrire e coccolare, ma comunque frutto di una lunga esperienza sui mercati passati e presenti. Il brand prende ispirazione dai grandi stilisti del passato, entrando in stretta empatia con il complesso mondo e psiche femminile; attraverso abiti ed accessori, trasferisce idee, mood e linee dei talenti più rappresentativi dell’antico “Made in Italy”, però a prezzi più attuali ed accessibili .
La PSICOPARIS interpreta quindi l’abito come un vero e proprio  “spazio da indossare”, un modo “unico” per esprimere la propria grinta. L’abito diventa così il biglietto da visita di ogni donna.

“L’ABITO FA IL MONACO” diventa il suo imperativo, il suo claim.

Uno stile unico, accattivante che esalta i pregi e cela i difetti.
Nella serata del 21 Febbraio, in occasione della fashion week milanese, PSICOPARIS ha presentato due capsule di party dress per accompagnare le donne nei loro momenti speciali.
La prima capsule inverno 24/25, in collaborazione con le pellicce dell’Atelier Pellicceria “Cerrone” di Avellino, esprime la donna nelle sue più profonde contraddizioni: i tessuti preziosi, il lusso dei materiali, le rose, gli swarovski ,il total black con un pizzico di bianco che esaltano la femminilità, il romanticismo, la sensibilità.
La seconda capsule estate 24, ormai alle porte, rappresenta la donna in tutta la sua consapevolezza e con le diverse nuances di colori, da quelli più leggiadri a quelli più intensi, la veste arricchita di piume e fiori.

Entrambe accompagnate dal serpente, simbolo di forza e cambiamento continuo, che sottolinea il contraddittorio animo femminile spesso rock, selvaggio e trasgressivo.
Gli abiti che scegliamo di indossare raccontano chi siamo, ma influenzano anche la nostra visione del mondo e perfino le performance cognitive: lo ha spiegato di recente Adam Galinsky, psicologo sociale della Columbia Business School di New York, attraverso una serie di esperimenti. Secondo Galinsky è una conseguenza della embodied cognition, o cognizione incorporata, l’idea per cui l’esperienza del mondo che facciamo con il corpo incide sulle risposte della mente.
Inoltre in occasione dell’evento “VIAGGIO ALL’INTERNO DEL CERVELLO”, tenutosi presso il prestigioso Castello Sforzesco di Milano, organizzato dall’agenzia di Ufficio Stampa e PR Messaggio Consulting di Susanna Messaggio, Titti Petrucci ha scelto outfit comodi ma contemporaneamente molto espressivi e di grande personalità. Proprio perché appunto secondo l’imprenditrice: “L’ABITO FA IL MONACO”…
L’evento ha avuto come Media Partner Ufficiale Gazzetta di Milano.