Ad agosto al Vomero si acuisce la crisi del commercio

“Mentre le strade della municipalità collinare di Napoli, che comprende i quartieri del Vomero e dell’Arenella, sono affollate anche in questo prima decade d’agosto, anche per la presenza di numerosi turisti, con la maggior parte dei negozi ancora aperti, strade che però sembrano sempre più adatte a un percorso da Camel Trophy, visti i dissesti e le buche presenti, che aumentano giorno per giorno, in assenza delle necessarie opere manutentive, causando numerose cadute, continuano ad abbassare definitivamente le saracinesche gli esercizi commerciali presenti sulla collina partenopea, costituendone il tessuto portante sul piano economico, con 1.600 attività a posto fisso, alcune delle quali della grande distribuzione, presenti nel solo territorio del Vomero, su una superficie di poco più di due chilometri quadrati, offrendo tra l’altro possibilità occupazionali a tante persone alla ricerca di un impiego “.

E’ l’amara constatazione di Gennaro Capodanno, presidente dl Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero, che da lustri segue le vicende di un settore, quello del commercio, che vede sulla collina la più alta concentrazione di esercizi commerciali dell’area partenopea.

“Una crisi che sta colpendo, in questi ultimi tempi, anche bar e caffetterie – puntualizza Capodanno -. L’ultimo bar che ha chiuso in questi giorni si trovava in via Solimena, a pochi passi dall’isola pedonale di via Luca Giordano. Stessa sorte era toccata in precedenza ad analoghe attività presenti in via Bernini e in via Cilea. Anche nel settore dell’abbigliamento la situazione non è affatto rosea. Un noto marchio, presente da oltre mezzo secolo, sta per lasciare i locali in via Kerbaker. Ma, più in generale, girando per le strade e le piazze del Vomero e dell’Arenella non è difficile imbattersi in locali che, allo stato, appaiono privi di qualsivoglia destinazione mentre quelli dove sono in corso lavori, come in via Luca Giordano, vengono trasformati in attività per la ristorazione “.

“E così, senza che vengano messe in campo valide quanto concrete iniziative di sostegno da parte degli Enti a tanto preposti, sia a livello nazionale che locale, per superare la difficile quanto perdurante crisi economica, che ha ricevuto colpi ferali prima dalla pandemia e poi dalle conseguenze dei noti eventi bellici – sottolinea Capodanno -, le aziende commerciali e artigianali presenti sulla collina vomerese, sono destinate a continuare inesorabilmente a scomparire. Una trasformazione, quella del settore commerciale che ha subito una preoccupante quanto emblematica impennata da un quarto di secolo a questa parte e che non accenna a fermarsi “.

Sulle questioni sollevate Capodanno richiama l’attenzione, per gli interventi di rispettiva competenza, sia della Regione Campania che del Comune di Napoli.