Coronavirus, Ciro Poppella: non riapriremo il 27, non ci conviene.

«Con questi orari e condizioni meglio non aprire», Ciro Poppella, il famoso pasticciere del Rione Sanità ideatore del dolce Fiocco di Neve, commenta così il nuovo decreto regionale che consente ad alcune imprese di aprire dal 27 aprile.
«Stare aperti dalle 7 alle 14 per fare consegne a domicilio non conviene a noi pasticcieri – ha continuato Ciro Poppella – anche perché non avremmo la forza di gestire tutti i nostri dipendenti. Ce ne vorrebbero molti di meno e gli altri cosa farebbero? Per i pizzaioli è diverso perché hanno tutta la giornata a disposizione rispetto a noi. Se volessimo sfruttare poi i delivery dovremmo dare a loro il 30% del guadagno e non rientrare con tutte le spese di gestione. Sarebbe opportuno far entrare due persone alla volta in pasticceria per comprare i nostri dolci. Lavorare adesso o tra un mese è la stessa cosa».
L’imprenditore napoletano ha chiuso le due pasticcerie ancora prima del Decreto  del Governo l’8 marzo. Sperava in una ripartenza veloce ed, invece, i tempi si sono allungati.