dalla FIMMG (Federazione Italiana Medici di Famiglia Asl Na 2 Nord) riceviamo e pubblichiamo
La baronia della Sanità, chissà per quali motivazioni, fa informazione parziale, senza tenere conto di tanti fattori:
il paxlovid non è un farmaco maneggevole; ha molte interazioni con altri farmaci, che fanno parte della terapia cronica della maggior parte dei pazienti fragili; prima di somministrare tale farmaco, è opportuno valutare la funzionalità renale con il dosaggio della creatinina, che nelle nostre realtà ha bisogno almeno di un paio di giorni; dulcis in fundo, spesso capita che i pazienti covid positivi assumono antibiotici senza che il proprio medico glielo abbia prescritto: a tal proposito sorge una domanda, “come ha fatto il paziente a procurarsi l’antibiotico”?
Avere la presunzione di sapere come si esercita la professione di medico di famiglia, senza, però, aver fatto un solo giorno un ambulatorio di medicina generale, è un atto di grave mancanza di rispetto deontologico nei confronti di chi quotidianamente affronta e, spesso, risolve le problematiche di salute e assistenziali, in un contesto dove l’amministrazione sanitaria pubblica è deficitaria e, in alcuni contesti, incompetente e nullafacente.