Reddito di Cittadinanza, Trapanese: comprendiamo disagio ma Comune non responsabile

Dal 31 luglio 2023 entrano in vigore le modifiche al RDC volute fortemente dal Governo Meloni riguardanti i nuclei cosidetti ‘occupabili’ composti da persone di età compresa tra i 18 e 59 anni non portatori di disabilita’ e senza figli minori.

Per tali nuclei ad agosto il contributo del reddito di cittadinanza sarà sospeso e sostituito a settembre con la nuova misura di supporto alla formazione e al lavoro da 350 euro mensili. Ciò vale per chi ha usufruito delle sette mensilità (il massimo temporale stabilito dalla riforma per l’anno 2023) e proseguirà ,con le stesse caratteristiche , per coloro che hanno iniziato a percepirlo nei mesi successivi a gennaio ’23.

La scadenza di luglio non interessa coloro che hanno nel proprio nucleo familiare un soggetto minore, disabile o ultrasessantenne. Dal 1° gennaio 2024, le famiglie con figli minori, con persone con disabilità e con persone di almeno 60 anni riceveranno il nuovo assegno di inclusione, con importi non inferiori a 480 euro mensili, sempre erogati dall’Inps. I servizi sociali continueranno la presa in carico per tutti i nuclei a loro assegnati nella piattaforma ministeriale GEPI. I nuclei assegnati ai Centri per l’impiego, non presenti nella piattaforma dei servizi sociali, potranno essere valutati dai servizi sociali per la presa in carico solo a seguito di una prima analisi effettuata dagli operatori dei Centri per l’impiego che effettueranno il trasferimento della domanda laddove rilevino delle problematiche sociali.

L’Assessore Trapanese ha dichiarato: “Siamo pienamente consapevoli del disagio e della preoccupazione che in queste ore le famiglie vivono, Mi preme però sottolineare che il Comune di Napoli non ha alcuna responsabilità sull’interruzione di questa misura e che i servizi sociali sono sempre a disposizione dei cittadini, ma non hanno alcun potere per evitare l’interruzione del reddito di cittadinanza né per renderlo di nuovo erogabile”.