Il Presepio di Pasqua al Centro Storico

Dopo cento anni riapre, grazie all’Associazione “Miracolo dei Borbone” la chiesa barocca di San Nicola a Pistaso in Via San Biagio dei Librai per ospitare un insolito e suggestivo grande presepio: il “Presepio di Pasqua” realizzato dall’Associazione “I Sedili di Napoli – ETS” nella variante pasquale rispetto al primo progetto del Grande Presepio dell’Arte dei Pizzaiuoli Napoletani che è nato da una intuizione di Sergio Miccù, Presidente dell’APN –Associazione dei Pizzaiuoli Napoletani, recentissimamente venuto a mancare ed alla quale memoria è dedicato questo innovativo Presepio nelle sua nuova versione.
Il “Presepio di Pasqua” o, meglio, il “Sepolcro a Personaggi” riprende un’antica tradizione risalente al XV secolo e che solo dall’inizio del ‘900 è andata dimenticata.
Nello scenario di una Napoli senza Tempo, all’interno di una struttura presepiale rispettosa dei canoni dell’Arte Presepiale tradizionale, ideata e costruita dall’artigiano Salvatore Iasevoli, rivivono le stazioni di una Via Crucis, ma non solo, con il percorso della vita di Cristo dalla “fuga in Egitto” e fino alla Crocifissione ed alla Resurrezione.
Il grande presepio ha forma circolare e diventa esso stesso una “processione” del pubblico intorno al racconto evangelico che si snoda tra monti e cascate; tra le tipiche abitazioni e gli scenari riconducibili alla Città di Napoli ed al suo circondario. Si potrà così ripercorrere il cammino di Gesù in una Terra Santa trasferita a Napoli sulla stregua dei “Sacri Monti” lombardi e piemontesi che legano un po’ tutto il mondo cristiano al di là delle distanze geografiche.
<<Abbiamo voluto condividere con l’Associazione I Sedili di Napoli – dichiara Francesco Marzatico, Presidente dell’Associazione Miracolo dei Borbone – la riapertura di questo gioiello d’architettura ed arte barocca che è la chiesa di San Nicola a Pistaso che ci è stata concessa in comodato d’uso, per farla rivedere agli anziani residenti del quartiere ma anche ai tantissimi napoletani e turisti, dopo i primi interventi di restauro che abbiamo effettuato. La chiesa, fondata nel 1660, mostra ancora le ferite del tempo e della sua lunga chiusura ma confidiamo di poterla quanto prima rendere definitivamente aperta per attività culturali e la mostra del Presepio di Pasqua è sicuramente un buon viatico>>.
<<Dobbiamo ringraziare le tante aggregazioni ed Istituzioni locali – ha dichiarato Giuseppe Serroni, Presidente dell’Associazione i Sedili di Napoli – che hanno contribuito alla realizzazione di questa meravigliosa mostra che già sta riscuotendo interesse e molta partecipazione di pubblico. Diverse, infatti sono i contributi culturali e le collaborazioni che hanno subito risposto al nostro invito, dal Liceo Statale “Elsa Morante” che grazie ad un progetto di formazione sui Beni Culturali, ci aiuterà nell’accoglienza del pubblico, all’Arciconfraternita “La Sciabica”; all’Ensemble Concentus, gruppo salentino che ci ha donato le belle musiche rinascimentali di sottofondo; al noto fotografo procidano Aniello Intartaglia che ha offerto bellissime foto dei momenti più emozionanti della processione dei Misteri di Procida. Per la nostra Associazione è inoltre un privilegio essere presenti in questa affascinante chiesa che fu edificata al posto di un Sedile, quello detto de’ Pistasi che sul Presepio abbiamo voluto ricreare, mentre, per stimolare soprattutto l’attenzione dei più piccoli, abbiamo introdotto un “errore” all’interno di una delle scene e chi riuscirà ad individuarlo, riceverà un piccolo dono da condividere in famiglia o a scuola>>.
La mostra del Presepio resterà aperta fino al 17 maggio 2024 con i seguenti orari: dal martedì alla domenica ore 10-13 e 15-18. Nella giornata di Pasqua solo apertura mattutina. Ingresso libero ma è gradita una offerta finalizzata al restauro della chiesa.
Per gruppi di almeno 10 persone, previa prenotazione ai contatti dell’Associazione I Sedili di Napoli, sarà possibile organizzare delle visite guidate fuori dagli orari ordinari.
Per info e contatti: pagina FB I Sedili di Napoli Custodi della nostra Storia; e-mail: isedilidinapoli@libero.it