Diritto allo studio, lettera aperta di una studentessa a De Luca: aspettiamo ancora che paghino le borse di studio.

da Laura Morreale, studentessa universitaria, riceviamo e pubblichiamo

Egregio Presidente De Luca,

Sono solo una delle tante voci di studentesse e studenti iscritti ad un Ateneo campano, stanchi di assistere alle continue procrastinazioni in merito all’erogazione delle borse di studio. In un articolo apparso sul sito della Regione Campania qualche mese fa (Studenti universitari: le iniziative della Regione Campania – Primo Piano – Regione Campania), veniva riportato che “Per la prima volta sono state pagate nell’anno accademico in corso il cento per cento delle borse di studio per studenti meritevoli delle università campane”. Ma l’anno accademico sta volgendo al termine, e i tanti studenti risultati idonei con le graduatorie assestate di aprile, in seguito all’individuazione dei fondi POR FSE, non hanno ricevuto nulla. In merito a queste borse di studio, l’Adisurc ha dichiarato in un comunicato ufficiale del 05/07/18 che è in attesa del “trasferimento dell’acconto del 50%” da parte della competente Direzione della Giunta Regionale, “per poterne erogare stessa quota ai candidati individuati”.

A luglio mi sono recata, insieme ad altri studenti iscritti come me all’Università L’Orientale, alla sede dell’Adisurc, e in quell’occasione ci è stato promesso che i pagamenti saranno erogati entro la fine di settembre. Noi speriamo che questo accada, e ci mobiliteremo se dovessero sorgere ulteriori ritardi, ma è inevitabile porsi alcune domande di fronte a questa situazione.

A cosa è dovuta la pessima gestione dei servizi volti a garantire il diritto allo studio universitario nella Regione Campania, nettamente inferiori a quelli di molte altre Regioni italiane? Alcuni studenti aspettano ancora i pagamenti delle borse di studio dell’a.a. 2016/17, o addirittura 2015/16. Perché una regione come la Campania, sede di una delle Università più antiche del mondo e di un’istituto di eccellenza come l’Orientale, nonché di altri validi Atenei, si lascia sfuggire l’opportunità attrarre tanti studenti provenienti da altre regioni o da altri Paesi, e provoca oltretutto un massiccio esodo di studenti campani verso altre Università del Centro-Nord? Da studentessa non campana, che ha scelto di continuare il proprio percorso accademico iscrivendosi ad una magistrale dell’Orientale, poiché offre in diversi ambiti un livello di specializzazione non riscontrabile in altre università italiane, non posso fare a meno di sentirmi amareggiata da questa situazione. Mentre durante il mio percorso di laurea triennale, svolto in Toscana, non ho mai avuto difficoltà economiche grazie agli efficienti servizi della Regione, adesso mi vedo costretta a dipendere mio malgrado dal sostegno dei miei genitori, sui quali non vorrei gravare dato che provengo da una famiglia monoreddito, con tre figlie a carico.

E ci saranno altre persone in situazioni analoghe, o anche peggiori, che pensavano di poter contare sulla borsa di studio per completare l’anno accademico serenamente, ma hanno dovuto adattarsi, magari con sacrifici e rinunce. È giusto chiedere a studenti e famiglie di fare sacrifici e rinunce, quando dovrebbero invece godere di un loro diritto?

Nella speranza che Lei risponda, o almeno legga questa lettera, Le porgo i miei cordiali saluti.

Laura Morreale