È Nicola Gratteri, 65 anni, il nuovo procuratore di Napoli. Il capo dei pm di Catanzaro è stato nominato dal Csm a maggioranza alla guida della procura più grande d’Italia. Il posto di procuratore di Napoli era scoperto da quasi un anno e mezzo, da quando Giovanni Melillo lo aveva lasciato per assumere l’incarico di capo della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo.
Gratteri è stato indicato con 19 preferenze, dal plenum del Csm. La sua nomina era nell’aria anche perché, nel corso della riunione della Quinta commissione sugli incarichi direttivi, aveva ottenuto la maggioranza dei voti. In rosa, con lui, l’aggiunta Rosa Volpe (che è stata facente funzioni alla Procura di Napoli dopo la nomina di Giovanni Melillo alla Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo), e Giuseppe Amato, a capo della Procura di Bologna.
Originario di Gerace (Reggio Calabria), 65 anni, è considerato una delle figure di spicco della lotta contro la ’ndrangheta. Vive sotto scorta dall’aprile del 1989, dopo che la sua prima indagine aveva provocato le dimissioni dell’assessore alla Forestazione e fatto cadere la Giunta regionale calabrese. Da sostituto procuratore a Locri, negli anni ’90, si è occupato di scottanti inchieste sui legami tra ’ndrangheta, politica, massoneria e sul traffico di droga e armi.