![Operaio aggredito e ucciso in azienda nel Reggiano](https://www.gazzettadinapoli.it/wp-content/uploads/2022/02/80f8935da9af5712b04c53f7e9cb6994-696x314.jpg)
E’ stato arrestato a pochi chilometri di Barcellona Vincenzo Cinquegrana, latitante che deve scontare 3 anni, un mese e 9 giorni di reclusione per associazione finalizzata al traffico di droga, inserito dal 2013 nell’elenco dei cento latitanti più pericolosi.
Cinquegrana è stato catturato dai carabinieri di Napoli in collaborazione con il Servizio di cooperazione internazionale di Polizia (Scip) sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli.
Al latitante i carabinieri sono arrivati monitorando il web, riuscendo così ad individuare dei profili social che hanno consentito di ricostruire e documentare le sue relazioni e le sue abitudini. Grazie al continuo scambio informativo con la polizia spagnola, gli investigatori sono poi riusciti ad individuare Cinquegrana Hospitalet de Llobregat, una cittadina a pochi chilometri da Barcellona dove l’uomo viveva da tempo con la compagna. Il 56enne è ora in carcere in attesa del provvedimento di estradizione. (ANSA).
«Complimenti ai Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli e al Servizio per la cooperazione internazionale di polizia della direzione centrale della Polizia criminale del Dipartimento della pubblica sicurezza per l’operazione, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, che ha condotto all’arresto in Spagna di Vincenzo Cinquegrana, inserito dal 2013 nell’elenco dei latitanti pericolosi redatto dal Viminale», ha dichiarato il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese.
«Grazie alla professionalità e alla dedizione degli investigatori che hanno effettuato il costante monitoraggio dei canali social ed attivato un continuo scambio informativo con la polizia spagnola – ha sottolineato la titolare del Viminale – è stato possibile ricostruire la rete di relazionali e abitudini del ricercato e assicurarlo così alla giustizia».
«Un risultato importante che dimostra ancora una volta la capacità delle nostre forze di polizia di stabilire efficaci rapporti di collaborazione internazionale, in grado di contrastare efficacemente una criminalità che agisce al di fuori dei confini nazionali, confidando sul collegamento con organizzazioni che operano all’estero e sui comuni interessi illeciti soprattutto nel traffico di stupefacenti», ha aggiunto il ministro Lamorgese sottolineando «l’impegno quotidiano di magistratura e forze dell’ordine per garantire legalità e sicurezza».