Chalet Ciro, Tar accoglie istanza sospensiva, via libera ai tavolini, sospesi licenziamenti.

Chalet Ciro, la storica pasticceria e gelateria che anima da più di 70 anni il lungomare di Mergellina, potrà riadibire i tavolini ed i dehors che era stato costretto a rimuovere su ordinanza del Comune di Napoli in ossequio alla normativa sull’occupazione di suolo pubblico.

Il Tar di Napoli ha infatti accolto l’istanza di sospensione dell’efficacia del provvedimento dell’amministrazione comunale verso il quale l’azienda di Antonio De Martino aveva sporto ricorso.

Sussistendo la situazione di estrema gravità e urgenza prevista dalla legge e tenuto conto dello svolgimento da parte del titolare di un’attività economica, viene ripristinato da parte dei giudici amministrativi lo “status quo ante” in attesa della decisione di merito che verrà presa il prossimo 12 settembre.

Il provvedimento è immediatamente esecutivo e quindi Chalet Ciro potrà nuovamente ricollocare tavolini, dehors ed ombrelloni che erano stati rimossi lo scorso 24 giugno, costringendo l’azienda a licenziare oltre 20 dipendenti, la maggior parte dei quali ultracinquantenni e con famiglia a carico, oppure figli di ex dipendenti che avevano ereditato la mansione del genitore, con la previsione di doverne licenziare ulteriori 15 al termine della stagione estiva, non solo tra il personale in servizio ai tavoli ma anche tra quello addetto alla produzione.

Con questa decisione le procedure di licenziamento sono state sospese, almeno fino a quando il Tar non entrerà nel merito della decisione il prossimo 12 settembre.

Per cercare di ovviare all’emergenza lavorativa Chalet Ciro aveva anche preso la decisione di eliminare il tradizionale giorno di riposo settimanale del mercoledì in modo da rimanere aperto 7 giorni su 7.

Soddisfazione da parte degli avvocati di Antonio De Martino, Gaetano Porto e Luigi De Martino: “è un provvedimento che ci lascia ben sperare.”.

Il regolamento sull’occupazione di suolo pubblico emanato dal Comune del 2014 limitava a 20 metri quadri la quantità di suolo pubblico occupabile, contro i 120 occupati da Chalet Ciro, equiparando di fatto la realtà aziendale ai chioschi degli acquafrescai e dei tarallari.

Stagione estiva salva, se ne riparlerà dunque a settembre.