Gioielliere ucciso, si cercano i complici.

Non sarebbe entrato in azione da solo ma avrebbe avuto dei complici il trentunenne rintracciato ieri in una camera d’albergo di Ischia e sottoposto a fermo dai carabinieri di Giugliano in Campania (Napoli) e dal pm di Napoli Nord Simone de Roxas nell’ambito delle indagini sull’omicidio di Salvatore Gala, il gioielliere di 43 anni ucciso la sera dell’8 maggio scorso, con un colpo di pistola alla tempia, nel suo negozio di Marano di Napoli.

Al Maurizio De Fenza, detto “‘o mamozio”, gli inquirenti contestato i reati di omicidio e rapina in concorso, oltre a reati legati al possesso illegale di armi (la pistola usata per uccidere Gala, comunque, finora non è stata trovata).

Le attenzioni degli investigatori si stanno ora concentrando sul movente dell’omicidio, sebbene, almeno all’apparenza, gli indizi portino a pensare che si sia trattato di una rapina finita male.

Inoltre De Fenza conosceva la vittima.