La Chiesa di Napoli ricorda Papa Benedetto XVI e la sua visita nel 2007 con l’omaggio alla Teca di San Gennaro..

L’arcivescovo don Mimmo Battaglia, i vescovi ausiliari e l’intera Chiesa di Napoli elevano a Dio Padre misericordioso preghiere di suffragio per il papa emerito Benedetto XVI, un testimone della verità, coraggioso, umile ed appassionato, un maestro di spiritualità, «umile lavoratore nella vigna del Signore» fino al gesto innovatore della rinuncia.

Indimenticabile la storica visita a Napoli, il 21 ottobre 2007. In questa terra, dove bisogni e volontà sono insidiati dal male oscuro della delinquenza organizzata, Benedetto XVI ricordava che l’uomo, senza una dimensione che ampli il cuore e l’intelletto, può ripiegare in se stesso, può percepire l’avvilimento interiore, perdere la forza e il coraggio di realizzare pienamente le sue potenzialità. Di qui l’invito «ad intensificare gli sforzi per una seria strategia di prevenzione, che coinvolga tutti nella lotta contro ogni forma di violenza, partendo dalla formazione delle coscienze e trasformando le mentalità, gli atteggiamenti, i comportamenti di tutti i giorni».

E, come non ricordare tra le tante immagini di quella visita, il lungo “bacio” al sangue del nostro Patrono e Martire Gennaro. Non un bacio qualsiasi. Non una leziosità qualunque. Piuttosto l’omaggio dato, in quel gesto di venerazione, all’intero popolo di Napoli, attraverso una presenza che nutre la storia con il richiamo al sacrificio e alla speranza, un bacio dato con tutta la lucidità della mente e della ragione, ma con la forza straordinaria del cuore, la stessa con la quale esortava la nostra città a non arrendersi nel suo messaggio a conclusione del Giubileo per Napoli: «Il cielo è aperto sopra di voi! E voi potete camminare con rinnovato entusiasmo e affrontare con la forza della fede, della speranza e della carità i molti e complessi problemi che si incontrano nella vita quotidiana».

Ora quello stesso cielo si è aperto nuovamente per accogliere con gioia Papa Benedetto.