Nuova riunione sulla riforma del PRG della Commissione Urbanistica

L’analisi di Lieto, assistita dagli uffici, si è focalizzata in particolare sull’articolo 56 dell’attuale PRG che regola le convenzioni per la realizzazione delle attrezzature pubbliche. La disciplina al riguardo è differenziata in base alle zone: è necessario uniformarla, sbloccando tutte le aree nelle quali il vincolo urbanistico è decaduto in modo da restituirle alla collettività sulla base di nuovi e innovativi standard urbanistici.

Necessario poi sarà superare la logica alla base degli ambiti del PRG: utile per le aree caratterizzate da pochi, grandi proprietari, ma che costituisce un notevole impedimento nelle aree con una struttura proprietaria frammentaria. L’intenzione è riformarlo per favorire ambiti più flessibili, realizzando una maggiore diversificazione delle funzioni all’interno dei singoli ambiti e favorendo la mixité sociale. L’altra grande questione da affrontare sarà quella degli affitti brevi e delle attività extra-alberghiere, cercando il giusto equilibrio tra tutela dei residenti e dei cittadini napoletani che vogliono vivere lo sviluppo turistico, cercando gli strumenti tecnici e normativi per governare questo fenomeno, che è di portata internazionale.

In questo senso, ha precisato Lieto, valutare la sospensione temporanea delle comunicazioni al Suap per gli affitti brevi nell’area del centro storico Unesco, nelle more dell’approvazione del Piano Urbanistico definitivo, è un tema di discussione sul quale il Consiglio potrà esprimersi e fare le opportune valutazioni nei prossimi mesi. Per Ciro Borriello (M5S) importante l’impegno dell’amministrazione nella semplificazione delle procedure. Rosario Andreozzi (Napoli Solidale – Europa Verde – Difendi la Città) ha espresso perplessità sulla scelta di partire con Napoli Est e ha auspicato che sia programmata il prima possibile una seduta monotematica sulla riforma del PRG. Il presidente Pepe ha sottolineato l’importanza di bilanciare le fondamentali esigenze di regolazione e la tutela di quelle economie che sono nate grazie allo sviluppo turistico.