Targa a Geolier, i genitori di Giovanbattista Cutolo indignati: premiato quello col kalashnikov d’oro, passa un messaggio sbagliato

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La consegna da parte del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, di una targa personalizzata a Geolier al Maschio Angioino non è piaciuta a Franco Cutolo, papà di Giovambattista Cutolo ‘GiòGiò’, il musicista 24enne ucciso a colpi di pistola da un minorenne all’alba del 31 agosto scorso a Napoli.

“Fuitevenne”, scrive Cutolo citando Eduardo De Filippo mentre in un altro post mette il fermo immagine del video di Geolier in ‘Narcos’ in cui imbraccia un fucile. “Sindaco Manfredi grazie, lei è un grande”, scrive in un altro post Cutolo con l’emoticon arrabbiata e disgustata.

“Sono indignata”, “Non si può fare una cosa del genere. Così passa un messaggio sbagliato”, ha detto dal canto suo, al sito web del ‘Corriere del Mezzogiorno’, Daniela Di Maggio, madre di GiòGiò, sempre in riferimento alla consegna della targa.

 

“L’ho difeso certo e difenderò Geolier, che sta cambiando il suo modo di scrivere e fare musica. Che ha detto anche che dalla morte di Giogiò i ragazzi hanno capito tante cose, che avere un’arma non è la soluzione, che i ragazzi dei quartieri devono cambiare. Bene, era quello l’obiettivo. Ma premiare solo chi nel passato imbracciava il kalashnikov d’oro, cioè Geolier, escludendo una vittima, Giogiò, è incoerente, sbagliato – sottolinea – Mi chiedo: tu sindaco di Napoli che messaggio vuoi dare alla città? Sono indignata”.(AdnKronos)

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