Visita del Prefetto di Napoli presso la Questura

Ieri il Prefetto di Napoli Michele Di Bari, si è recato in visita presso la Questura di Napoli i dove ad accoglierlo c’erano il Questore di Napoli, Dott. Maurizio Agricola ed i dirigenti degli vari uffici.
Il Prefetto ha poi ringraziato gli uomini e le donne della Polizia di Stato con un comunicato stampa: “Non soltanto una visita istituzionale, ma un incontro con donne e uomini della Polizia di Stato che testimoniano un andare oltre rispetto ai compiti assegnati perché i deprecabili fenomeni, propri della contemporaneità, bullismo, discriminazione di genere e contrasto ad ogni nuova forma di illegalità vengono affrontati con determinazione e responsabilità.
In tal modo, “esserci sempre”, il motto della Polizia di Stato, esplica la propria azione anche nell’ambito sociale, coinvolgendo ogni operatore per la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica e della salvaguardia dei diritti e delle libertà civili, nonché per essere vicini e solidali ai deboli, agli ultimi.
La Questura di Napoli dunque si caratterizza per essere fortemente impegnata nella lotta al crimine, ma anche per concorrere ad indicare i percorsi relativi al disagio sociale, alle povertà emergenti, alla solitudine, alle disabilità, agli anziani.
D’altronde, l’accoglienza riservatami dal dott. Maurizio Agricola, da poco Questore di Napoli, si è snodata attraverso la scoperta di dirigenti, funzionari ed operatori motivati ed orgogliosi di conformarsi nella quotidianità al loro motto, anche attraverso l’accompagnamento delle persone in difficoltà.
Un dittico in cui la sicurezza ed il disagio sociale convivono e si compenetrano.
Ne è prova “una casa per te” in cui gli ampi spazi, con ingresso autonomo all’interno della Questura, assumono il volto del sereno confronto e del dialogo per sostenere le vittime di violenza nel difficile e traumatico momento della denuncia.
Si tratta di spazi, resi particolarmente belli da un’idea progettuale del maestro Lello Esposito che ha individuato nei dipinti delle ceramiche della “casa”, realizzati dai ragazzi del carcere minorile di Nisida, il filo conduttore per creare un ideale contesto.
Una visita nei diversi uffici che colpisce per la febbrile attività, ma espletata con discrezione e riservatezza da parte del personale che concorre alla realizzazione degli obiettivi della sicurezza con professionalità.
Si scorge allora che le mura della Questura respirano una umanità, tesa a perseguire il bene comune, cercando di essere al fianco della gente e di testimoniare vicinanza e solidarietà.
Il tempo si è misurato con ogni operatore che lo ha trasformato nell’uomo oggi conosciuto: responsabile, professionale, attento ai mutamenti ed alle dinamiche della società.
Si può forse azzardare senza il rischio di precipitare nella retorica che il loro lavoro resta legato a principi e valori ben precisi ed ispirati alla Carta Costituzionale, ma ormai forgiato e corroborato dalla conquista di nuovi orizzonti che unisce al rigore professionale quote di umanità. Non si può che condividere la loro attività e ringraziarli per la loro diuturna azione, specchio della sicurezza e di sicuro affidamento per migliorare la qualità della vita.”