Qualità della vita, Napoli e Campania ancora in fondo alla classifica de Il Sole 24 Ore. Zinzi (Lega): fallimento De Luca ma ora rimbocchiamoci le maniche tutti.

Una veduta della zona di piazza Garibaldi, nei pressi della stazione ferroviaria centrale, dove cinque agenti della Polizia locale di Napoli sono stati accerchiati e aggrediti da alcune decine di migranti durante un controllo contro i mercatini abusivi, Napoli, 26 giugno 2022. Gli agenti stavano eseguendo un sequestro nei confronti di una nigeriana che vendeva cibo da asporto senza autorizzazione: la donna ha dato in escandescenze ed è accorso un gran numero di migranti che ha circondato e malmenato i vigili. Sono accorse altre pattuglie della Municipale per riportare la calma. La donna è stata denunciata. ANSA/CESARE ABBATE
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Crollano Napoli e Salerno, ma spiccano le donne di Avellino e Benevento.

Sono alcuni dei dati sulla Campania che emergono dalla tradizionale classifica del Sole 24 Ore sulla qualità della vita in Italia, che fotografa un grosso calo di Napoli, che scende fino al 98/o posto sulle 107 province italiane, perdendo ulteriori 8 posizioni rispetto al 2021 Una caduta nella classifica (che vede nell’ordine Bologna, Bolzano e Firenze sul podio) che riguarda diversi dei temi presi in esame per stilare la classifica.

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Napoli però funziona nel turismo e infatti la sua posizione migliore è in cultura e tempo libero, ma con la posizione numero 70, mentre è la città peggiore d’Italia per giustizia e sicurezza e anche per demografia, società e salute. Sulla salute Napoli spicca per l’enorme perdita nei numeri di medici di base che arriva a scendere del 13%, con, dopo il covid, molti andati in pensione e pochi giovani entrati a sostituirli, un trend che coinvolge tutta l’Italia ma è più forte a Napoli.

Male anche Salerno, che perde anch’essa otto posizioni ed è 97/a, un posto più su di Napoli ed è tra le ultime per ricchezza e consumi, ma anche per giustizia e sicurezza. Dati che si riflettono pure nella poca soddisfazione degli abitanti salernitani sia per le difficoltà economiche di arrivare a fine mese, che per condizioni di lavoro, che per la sensazione di sicurezza del quartiere dove vivono.

La città campana più in basso nella classifica resta comunque Caserta, che è 99/a, salendo di una posizione rispetto al 2021, mentre al posto migliore c’è Benevento che sale di quattro posti ed è 82/a, davanti ad Avellino che rimonta di nove posizioni e si fissa al posto 84.

Le buone notizie arrivano in particolare da Benevento e Avellino sul fronte delle donne e dell’università: il capoluogo del Sannio è al primo posto in Italia per il numero di laureate, 5,1 su 1.000 abitanti, davanti a quello irpino, dove le laureate sono 5 su mille abitanti. Ma per quanto riguarda la qualità della vita al femminile Benevento ripiomba al 79/o in Italia, mentre Avellino all’81/o. E su questo fronte Napoli è in totale crollo con il penultimo posto nella penisola, davanti solo a Vibo Valentia. (ANSA).

“L’analisi sulla qualità della vita de ‘Il Sole 24 Ore’ restituisce una brutta immagine delle cinque province campane, agli ultimi posti della classifica. Potremmo aprire una discussione sugli indicatori e sui parametri utilizzati, così come su qualche posizione rosicchiata a fatica nel corso degli anni, ma la verità è che per una regione dalle grandi potenzialità come la Campania questo risultato è uno schiaffo in pieno volto. Dopo otto anni le responsabilità del governo De Luca e delle diverse amministrazioni di centrosinistra sul territorio, che tutto hanno fatto meno che risanare i conti e migliorare le condizioni di vita dei cittadini campani, sono evidenti. Questa è l’ennesima statistica che lo dimostra. Non è più tempo di teatrini, ma è arrivato il momento, per la classe dirigente campana tutta, di unire le forze per portare soluzioni concrete. Abbiamo il dovere di impegnarci insieme per scalare queste vergognose classifiche e riportare la Campania dove merita”.

Così il deputato della Lega, Gianpiero Zinzi.