Ischia libri d’A…mare, doppio appuntamento con Roberto Napoletano e Gennaro Sangiuliano domenica 29 e lunedì 30.

La rassegna letteraria Ischia libri d’A…mare, organizzata con il patrocinio del Comune di Lacco Ameno, prosegue domenica 29 Luglio (ore 22.00  – Piazza Santa Restituta)  con Roberto Napoletano autore de Il cigno nero il cavaliere bianco (La Nave di Teseo) e Salvatore Lauro che analizzeranno gli anni della grande crisi che ha colpito al cuore l’Italia e l’Europa.

Roberto Napoletano svelerà colloqui riservati a tutti i livelli, italiani e internazionali, segreti, rivelazioni scottanti, raccolti da direttore del “Messaggero” e del “Sole 24 Ore”. Una storia che inizia nel novembre del 2011, quando si abbatte sull’Italia il Cigno nero – la tempesta perfetta dei mercati – e arriva fino ad oggi, allo scontro aperto su Bankitalia e le macerie del sistema bancario italiano. Attraverso nuovi incontri inediti e prove documentali, Napoletano riscrive la storia della grande crisi italiana, la crisi sovrana e la crisi bancaria, mettendo a nudo responsabilità nascoste.

Il complotto non esiste, l’Italia non diventa la nuova Grecia, ma paga salato il conto dell’errore fatale di Trichet, allora presidente della Banca centrale europea. Pesano sul paese gli interessi geopolitici dei nostri “cari alleati” e si allungano le mani predone della finanza d’oltralpe. A salvarci sarà il provvidenziale arrivo di un Cavaliere bianco, il nuovo presidente della Bce Mario Draghi. Intanto gli italiani vivono la parabola di Berlusconi, i sacrifici del governo Monti, i tentativi del giovane Letta, il coraggio e le trame di Renzi. È il passaggio tra un mondo vecchio e il mondo di oggi. Le grandi famiglie industriali si dileguano in un capitalismo di relazione che non muore mai, le banche sono investite loro malgrado dal ciclone della doppia recessione e, grazie al lavoro silenzioso degli uomini del Tesoro e della Banca d’Italia, si evita il fallimento del paese. Questa rilettura avvincente della storia del risparmio rivela che si è arrivati a un passo dalla fuga dei depositi e per colpa di chi. Si scopre una zona grigia dove si arricchiscono tanti “furbacchioni” e si rovinano molti disgraziati. Fuori, a combattere ogni giorno la battaglia della competitività, resiste una speranza: un sistema di imprese familiari, cresciute in Italia ma ormai globali, che vince nel mondo perché innova, senza chiedere aiuti a nessuno.

La rassegna culturale Ischia libri d’A…mare, realizzata con il patrocinio del Comune di Lacco Ameno, prosegue lunedì 30 Luglio (ore 22.00 – Piazza Santa Restituta) con  Gennaro Sangiuliano autore di Trump (Mondadori) e Salvatore Lauro che proveranno a rispondere alla domanda che tutto il mondo si pone: chi è davvero Donald Trump?

Nessun analista di politica americana, anche il meno prono al conformismo del mainstream, aveva previsto la vittoria elettorale e l’ascesa alla Casa Bianca di Donald J. Trump, personaggio fino a oggi noto alle cronache per la sua carriera di imprenditore e di tycoon, dai contorni più o meno incerti.

Trump il palazzinaro newyorkese, celebre per le diverse ed effervescenti mogli, gli investimenti nelle case da gioco di Atlantic City, i reality televisivi, il carattere irruento. La sua elezione non è stata solo la sconfitta della sua potente antagonista, la plurifinanziata Hillary Clinton, sostenuta con vigore da tutto l’establishment economico e culturale globale. Ma è stata soprattutto l’incapacità, mostrata dalle élite, di saper leggere la realtà, di conoscere il mondo di sofferenza che sta emergendo dal Moloch della globalizzazione.

Raccontare la vicenda personale, imprenditoriale e politica di Donald Trump, senza gli sconti, i pregiudizi e le lenti del politically correct è uno sforzo che aiuta a decifrare il presente.

Domenica 5 Agosto (ore 22.00 – Piazza Santa Restituta) Alessandro Barbano autore di Troppi diritti. L’Italia tradita dalla libertà (Mondadori) e Gianni Ambrosino daranno vita ad un viaggio nel pensiero di un Paese tradito dalla libertà, in cui nessuna élite ha più il coraggio di dire il vero e di fare i conti con minoranze organizzate sotto la bandiera dei diritti acquisiti. È un’ipertrofia dei diritti ciò che spiega il declino italiano, e ciò che si definisce «dirittismo», è una malattia che esibisce un sintomo ormai sotto gli occhi di tutti: la crisi della delega, ossia la rinuncia a qualsiasi mediazione tra gli interessi di uno o di pochi e quelli di tutto il corpo sociale.