Asl sanziona Anm per mancanza igiene nei bus.

Disagi contenuti a Napoli per lo sciopero dei trasporti, 16 giugno 2017. La protesta, indetta da alcune single sindacali minori, non coinvolge l'ANM, che gestisce bus, funicolari ed il Metrò linea 1, né l'EAV, da cui dipendono le ferrovie Cumana, Circumvesuviana e Circumflegrea. Sciopero in corso, invece, sulla linea 2 del Metrò, gestita da Trenitalia. Non ci sono ripercussioni di rilievo sul traffico cittadino, anche grazie alla chiusura delle scuole. ANSA/ CESARE ABBATE

Ispettori della Asl Napoli 1 del Dipartimento di prevenzione hanno elevato una sanzione nei confronti dell’Anm (Azienda napoletana mobilità) per la mancata valutazione del rischio biologico per i conducenti di autobus.

Lo rende noto l’Usb che aveva presentato un esposto-denuncia agli organi competenti in materia di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori.

L’esposto, presentato dal rappresentante legale dell’esecutivo provinciale Usb, denunciava la mancanza di ”un’idonea procedura per la pulizia dei condotti dell’area condizionata nei bus e di un’accurata igienizzazione dei mezzi, in particolare dei posti guida a fine cambio turno, a tutela della salute dei lavoratori e dei cittadini utenti che spesso sono costretti a viaggiare su autobus affollati e in assenza di controlli sul distanziamento sociale e il corretto utilizzo delle mascherine”.

A quanto riferisce il sindacato, gli ispettori nel corso del sopralluogo ”hanno inoltre accertato la mancanza di idonee condizioni igienico sanitarie all’interno dei bagni aziendali del deposito di via delle Puglie, disponendo l’immediato ripristino secondo quanto disposto dalle normative sanitarie nazionali”.

”La nostra denuncia – afferma Adolfo Vallini rappresentante dei lavoratori per la sicurezza dell’Anm – ha il fine di tutelare la salute e la sicurezza di tutti i cittadini e dei lavoratori impegnati alla guida dei mezzi. Bisogna garantire la certezza che tutte le procedure previste siano state messe in atto nel miglior modo possibile. E’ intollerabile – continua Vallini – che il personale sia costretto a operare in condizioni che non rispettano gli standard di sicurezza. Quanto accaduto ci sembra una sufficiente dimostrazione che le proteste avvenute nei mesi scorsi per le carenze di igiene e sanificazione degli autobus e dei luoghi di lavoro, non fossero strumentali ma palesi inadempienze contrattuali dell’azienda”. (ANSA).

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